Da una parte l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, guidata dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, che proprio non ne vuol sapere. Dall’altra il vice presidente del gruppo di Forza Italia, Simone Baldelli, che non arretra di un centimetro. Pomo della discordia, la proposta di legge del parlamentare azzurro per mettere la parola fine all’uso “disinvolto” degli ausiliari del traffico limitandone, una volta per tutte, la possibilità di elevare contravvenzioni solo in materia di violazione delle norme sulla sosta.
PIOVONO CONTRAVVENZIONI – Apriti cielo! “Un veicolo in sosta sugli spazi per i disabili, sui passaggi pedonali, sulle aree carico-scarico dei negozi, sulle corsie di autobus e tram non rappresenta semplicemente una violazione del Codice della Strada: è anzitutto un atto di inciviltà”, tuona Decaro. “Impedire agli ausiliari del traffico delle aziende di trasporto di sanzionarlo significa incoraggiare comportamenti irresponsabili”, aggiunge il presidente dell’Anci.
Replica di Baldelli: “Se Anci fosse seriamente interessata al rispetto della legalità e del codice della strada, sarebbe da tempo intervenuta per chiedere ad alcuni sindaci di grandi città, come ad esempio, Milano, di rispettare la legge e di smetterla di usare abusivamente i dipendenti privati di società di parcheggio e trasporto per fare multe al di fuori delle loro competenze”. Altro che battaglia di civiltà. “Gli automobilisti tartassati sanno bene quanto la politica della multa selvaggia, più che a combattere la sosta selvaggia, punti a salvaguardare le esigenze di cassa di alcune amministrazioni”, aggiunge Baldelli. Che rincara la dose: “L’Anci sarebbe molto più credibile su questo terreno se oltre, a ricordarci che il Codice della Strada va rispettato da tutti i cittadini, ricordasse anche ad alcuni suoi autorevoli associati che lo stesso Codice della Strada va rispettato anche dagli amministratori”. La pdl Baldelli sarà votata oggi in Aula alla Camera.