Mosca valuta piano di pace italiano. Allo stesso modo, la proposta presentata dal Governo Draghi è stata posta anche all’esame di Kiev.
Mosca valuta piano di pace italiano, la posizione della Russia sulla risoluzione diplomatica della guerra in Ucraina
Mosca sta studiando il piano di pace presentato dall’Italia al fine di portare a termine in modo diplomatico la guerra in Ucraina. La notizia è stata annunciata dal viceministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko.
Nello specifico, secondo quanto riportato dalla Tass, il viceministro degli Esteri ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto il piano di pace italiano da poco, lo stiamo valutando”.
L’affermazione è stata pronunciata dal politico in risposta alle domande dei giornalisti riguardo alla proposta presentata dal Governo italiano sulla risoluzione pacifica del conflitto russo-ucraino durante una conferenza stampa.
Rudenko, inoltre, ha precisato che il Cremlino formulerà la propria risposta in merito al documento nel momento in cui avrà portato a termine l’analisi della proposta.
Intanto, nella giornata di domenica 22 maggio, Mosca ha asserito in via ufficiale di essere “pronta a continuare i negoziati con Kiev, che sono stati fermati su iniziativa della parte ucraina”. La posizione russa è stata confermata dal presidente della Federazione Russa e capo della delegazione incaricata delle trattative di pace con l’Ucraina, Vladimir Medinsky.
Kiev sulla proposta italiana: “Accogliamo qualsiasi iniziativa per la fine della guerra”
Mosca valuta piano di pace italiano. Allo stesso modo della Russia, anche Kiev ha fatto sapere di aver ricevuto il piano italiano e di star studiando la proposta. A riferirlo è stato il portavoce del Ministero degli Esteri di Kiev, Oleh Nikolenko, le cui parole sono state riportate dal Kyiv Independent.
A questo proposito, si è espressa anche la viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dhzaparova, che ha commentato la presentazione del piano di pace italiano con le seguenti parole: “Accogliamo con favore qualunque iniziativa che possa aiutare a mettere fine a questa guerra. Ma mi faccia essere chiara su alcuni elementi sacri: l’integrità territoriale e la sovranità non possono essere negoziabili. Siamo dunque pronti a discutere ma consideriamo imprescindibili l’integrità territoriale e la sicurezza. Il mio popolo non è pronto a fare passi indietro quando si tratta di Crimea e di Donbass”.