I funerali di Alexei Navalny sono terminati. A Mosca, in una chiesa della periferia sud, si sono tenute le esequie dell’oppositore di Vladimir Putin. La capitale russa è blindata per l’occasione e davanti alla chiesa si sono formate lunghe file già dall’inizio della mattinata, con la folla che ha accolto il feretro tra gli applausi.
“Non aveva paura e noi non abbiamo paura”, gridano i più di mille sostenitori di Navalny presenti. Il funerale si è concluso e la salma viene portata al cimitero di Borisov, nel quartiere Maryno di Mosca. All’interno della chiesa era vietato filmare e non ci sono immagini della cerimonia funebre.
Terminati i funerali di Navalny, in tantissimi per l’ultimo saluto all’oppositore russo
Il funerale è iniziato alle 14 ore locali, le 12 in Italia. Al termine la bara ha lasciato la chiesa dirigendosi verso il cimitero. L’area sarebbe stata chiusa al pubblico, anche se le autorità smentiscono questa decisione. La portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, ha ringraziato tutti i presenti, che sanno di rischiare presenziando alla cerimonia, osteggiata dal Cremlino.
“Per favore, non fermatevi”, è il suo appello promettendo che la lotta non si ferma: “Non possiamo assolutamente arrenderci, ora la lotta è ancora più grande”. In chiesa c’erano i genitori di Navalny, fotografati mentre camminavano verso la chiesa dell’icona della Madre di Dio. Il team di Navalny ha denunciato che nella zona ci sono problemi con la rete internet, il che rende difficile la diretta streaming che era stata preannunciata. Problemi che hanno avuto anche le emittenti televisive internazionali.
Al funerale di Navalny hanno presenziato anche Lynne Tracy, ambasciatrice Usa in Russia, così come i suoi omologhi tedesco e francese. Per l’Italia, invece, c’è solamente l’incaricato d’affari Pietro Sferra Carini.