Il trend è in crescita, almeno rispetto all’anno scorso. E a dirlo sono i dati dell’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Tra gennaio e novembre di quest’anno, rivelano gli open data dell’ente, sono state presentate 589.495 denunce di infortuni sul lavoro (+0,3%). Ma il dato peggiore è relativo a quelle con esito mortale, che fanno registrate un +1,8%. Parliamo di un incremento di 17 casi rispetto ai 935 dell’analogo periodo del 2016. Anche se, e questa è sicuramente una buona notizia, che fa vedere il bicchiere mezzo pieno, se messi a confronto con quelli denunciati tra gennaio e novembre 2015 (1.080) i decessi fanno segnare una diminuzione di 128: -11,9%.
A fare la differenza nel saldo finale dei primi 11 mesi di quest’anno continua a essere soprattutto il mese di gennaio, con 33 denunce di casi mortali in più rispetto al primo mese del 2016, metà delle quali registrate in Abruzzo, in seguito alle due tragedie di Rigopiano e Campo Felice. I dati rilevati al 30 novembre del 2016 e del 2017 evidenziano un aumento di 21 casi (da 770 a 791) nella gestione Industria e servizi (+2,7%) e di sette casi (da 125 a 132) in Agricoltura (+5,6%) e un calo di 11 casi (da 40 a 29) nel Conto Stato (-27,5%). Nei primi 11 mesi del 2017 si sono registrati degli incrementi sia per i casi occorsi in itinere (+3,6%) sia per quelli avvenuti in occasione di lavoro (+1,2%). Inoltre, l’aumento di 1.900 casi rispetto allo stesso periodo del 2016 (+0,3%) è dovuto agli incrementi degli infortuni avvenuti in itinere, nel tragitto casa-lavoro e viceversa (+3,0%), mentre quelli in occasione di lavoro hanno avuto un lieve decremento (-0,1%). All’aumento delle denunce presentate all’Istituto nei primi 11 mesi del 2017 hanno contribuito la gestione Industria e servizi (+0,7%) e il Conto Stato (+0,6%), mentre la gestione Agricoltura ha fatto segnare un calo del 5,2%.
Per la gestione Industria e servizi, in particolare, si assiste nel periodo preso in esame a un incremento dello 0,3% degli infortuni in occasione di lavoro e del 2,7% di quelli in itinere. A livello territoriale tra gennaio e novembre le denunce di infortunio sono aumentate al Nord-Est (+2.485 casi) e al Nord-Ovest (+1.842), mentre sono diminuite al Centro (-463 casi), al Sud (-991) e nelle Isole (-977). Gli aumenti più sensibili si sono registrati in Lombardia (+2.340 denunce) ed Emilia-Romagna (+1.696), mentre le riduzioni maggiori sono quelle rilevate in Sicilia (-1.171) e Puglia (-933). Nei primi 11 mesi di quest’anno l’aumento infortunistico è stato pari allo 0,3% tra i lavoratori (+1.100 casi) e allo 0,4% tra le lavoratrici (+800). L’analisi per classi di età evidenzia un sensibile aumento delle denunce per i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 59 anni (+2.400 casi) e di quelli tra i 60 e i 69 anni (+2.750). Risultano inoltre in aumento solo le denunce dei lavoratori stranieri (+2.600 casi), mentre calano quelle degli italiani (-700).