Archiviata dal gip del Tribunale di Genova, Maria Franca Borzone, l’inchiesta sui magistrati di Siena che hanno indagato sulla misteriosa morte di David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, trovato privo di vita sulla strada su cui si affacciava il suo ufficio presso Rocca Salimbeni, il 6 marzo 2013 (leggi l’articolo). Finisce dunque così l’indagine aperta contro ignoti, con l’ipotesi di abuso d’ufficio, dopo le dichiarazioni rese a le Iene nel 2017 dall’ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini, relative al dramma di quattro anni prima, in cui parlava di una storia parallela mai emersa, in cui erano coinvolti anche magistrati senesi che partecipavano a feste a base di cocaina, particolari che avrebbero portato a non approfondire le indagini sulla morte di Rossi, liquidata come un suicidio per evitare scandali.
Per gli inquirenti genovesi non vi è traccia di reati nella conduzione dell’inchiesta sulla tragedia del marzo 2013 e per quanto riguarda i festini a cui, secondo due testimoni (leggi l’articolo), avrebbero partecipato due magistrati impegnati nell’indagine su Rossi, il gip precisa che “tali circostanze consentono di formulare un primo vaglio positivo dell’attendibilità di tali dichiarazioni, sebbene, esse possano valere solo a fini di responsabilità disciplinare”. Tutto archiviato dunque, ma atti trasmessi al Consiglio superiore della magistratura per valutare “potenziali censure disciplinari nei confronti” dei due magistrati accusati appunto di aver preso parte a feste a base di coca e sesso.