Neppure la giornata strepitosa per Piazza Affari scuote il titolo del Monte dei Paschi di Siena, ieri invariato a 1,8 euro, e dunque sotto al valore dell’ultimo aumento di capitale, costato 1,6 miliardi solo al Ministero dell’Economia che ha gestito l’operazione insieme al board dell’istituto guidato dall’Ad Luigi Lovaglio.
Il Cda della Banca Monte dei Paschi di Siena ha varato l’estensione delle uscite del personale fino a 4.125 persone
Non è da ora che la banca più antica del mondo è affossata da avventure finanziarie e manager disastrosi, ma quello che ha dell’incredibile è che più Rocca Salimbeni affonda più si continua con le cure sbagliate, a partire dal taglio dei costi nella parte produttiva. Proprio di questo si è occupato il Cda di ieri, che ha varato l’estensione delle uscite del personale fino a 4.125 persone.
Una mossa che stride con i ringraziamenti inviati ai dipendenti solo qualche giorno fa dalla presidente Maria Patrizia Grieco per condividere il discutibile successo dell’aumento di capitale e incensare Lovaglio, che ha concluso l’operazione pur azzerando il precedente valore della banca.
Mps, dunque, si avvia verso un drastico ridimensionamento, che ne farà una preda appetibile per qualche gruppo nazionale o estero. Questo d’altra parte è il destino segnato negli impegni pretesi dalla Bce per salvare Siena, sulla quale al momento lo Stato sta bruciando tutti i miliardi investiti nei precedenti aumenti di capitale. E di cui dovrebbe pagare il conto il regista dell’ultimo flop, il direttore generale del Mef Alessandro Rivera, per il quale si parla di una sostituzione a breve con Antonio Turicchi.
Mps ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una perdita di 360 milioni di euro
Monte dei Paschi di Siena ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una perdita di 360 milioni di euro, a fronte dell’utile di 388 milioni realizzato nello stesso periodo del 2021. Il risultato, si legge in una nota della banca senese diffusa questa mattina, sconta 925 milioni di euro di costi di ristrutturazione legati all’uscita di oltre 4 mila dipendenti. Al netto di questa posta, i nove mesi si chiuderebbero con un utili per 565 milioni di euro, grazie a un utile ante imposte di 150 milioni di euro e un positivo impatto delle tasse per 415 milioni.