Dieci anni di reclusione per l’ex militante dei Nar, Massimo Carminati e 12 anni e 10 mesi all’ex ras delle cooperative romane, Salvatore Buzzi. È l’esito del processo d’appello bis al Mondo di Mezzo, disposto dalla Cassazione a ottobre 2019 (leggi l’articolo) solo per la rideterminazione delle pene.
Nel primo processo d’Appello, nel settembre del 2018, Carminati era stato condannato a 14 anni e mezzo e a Buzzi erano stati inflitti 18 anni e 4 mesi (leggi l’articolo). Ad entrambi era stata riconosciuta anche l’aggravante di mafia, caduta poi in Cassazione. Di qui il secondo Appello per il ricalcolo della pena.
Altri imputati nello stesso processo hanno ottenuto di concordare la pena. Tra loro c’è anche l’ex consigliere regionale Luca Gramazio, condannato a 5 anni e 6 mesi, e Franco Panzironi a 3 anni e 6 mesi. Per Riccardo Brugia 6 anni, mentre per Fabrizio Franco Testa 5 anni e 6 mesi, Matteo Calvio 5 anni e 7 mesi, Paolo Di Ninno 3 anni 8 mesi e 10 giorni, Alessandra Garrone (moglie di Buzzi) 2 anni 9 mesi e 10 giorni, Claudio Caldarelli 4 anni e 5 mesi.
Condanne anche per Carlo Pucci a 4 anni, 2 anni e 6 mesi a Carlo Maria Guarany, 3 anni e un mese a Claudio Bolla, 4 anni e 7 mesi a Roberto Lacopo, 1 anno a Michele Nacamulli e 3 a anni ad Agostino Gaglianone. Assoluzione per Angelo Scozzafava.
“Con questa sentenza il mio assistito è sotto il limite che consente una misura alternativa e quindi potrebbe non tornare più in carcere” ha detto Cesare Placanica, avvocato difensore di Carminati sottolineando che il suo assistito ha trascorso in carcere, in gran parte al 41/bis, 5 anni e 7 mesi. Alla lettura della sentenza era presente anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi.