di Carmine Gazzanni
Ci mancherebbe: è nella fisiologica dinamica politica che un ministro, un viceministro o un sottosegretario si porti dietro il suo fido assistente. Meno normale, invece, che un rimpasto di Governo diventi l’occasione buona per aggiungere spasmodicamente posti alla tavola del Governo Renzi. E così, ad esempio, con i piccoli cambiamenti all’esecutivo apportati dal premier a fine gennaio, Teresa Bellanova (Pd) è emigrata dal ministero del Lavoro (dove era sottosegretaria) allo Sviluppo Economico, dove ha trovato casa come viceministro. E qui non solo si è portata dietro il capo della sua segreteria, Andrea Battiston, ma anche la sua assistente particolare (nonché membro del Pd pugliese, esattamente come la Bellanova), Alessia Fragrassi. Ma non basta. Ogni viceministro che si rispetti deve avere anche un portavoce ad hoc. Spazio, allora, anche all’ex giornalista de L’Unità, Fabio Luppino. Ma, ovviamente, non è l’unico caso. Andiamo alla Farnesina. Se qui il nuovo viceministro Mario Giro ha pensato di tenere quale suo assistente il consigliere politico della Farnesina, Iacopo Viciani, il nuovo sottosegretario piddino, Enzo Amendola, ha portato con sé Vincenzo Pane, addetto stampa del Pd in Campaniia, guarda caso terra natìa di Amendola.
SPAZIO PER TUTTI – Ma non finisce qui. Perché qualcosa si muove anche al ministero per gli Affari Regionali. Il nuovo ministro, Enrico Costa, sta costruendo il suo staff. Per ora ha trovato spazio, manco a dirlo, Luca Robaldo, suo assistente anche prima al dicastero della Giustizia, dove Costa era viceministro. A proposito di via Arenula: pure qui i due nuovi sottosegretari hanno subito piazzato i loro uomini di fiducia. Gennaro Migliore ha dato spazio sia alla sua assistente di sempre, Daria Macor, che a Costanza Hermanin, una che ne sa di temi giuridici, essendo senior policy analyst all’Open Society Foundations, dove si occupa di diritti umani e immigrazione a livello europeo. Federica Chiavaroli (Ncd), invece, ha portato con sé Simone Di Mauro, giornalista e collaboratore de L’Occidentale, manco a farlo apposta il quotidiano di riferimento del Nuovo Centrodestra.
GLI ALTRI – Con l’occasione, però, anche in altri ministeri si è pensato bene di allargarsi. All’Ambiente, ad esempio, Gian Luca Galletti si è circondato di ulteriori tre tecnici per rinvigorire il suo staff. Al Viminale, invece, è arrivato Marco Peronaci, vecchia conoscenza di Alfano, dato che nel 2009 era consigliere diplomatico quando Angelino era Guardasigilli. E rimanendo in tema di Giustizia, anche Andrea Orlando ha allargato la sua squadra di collaboratori, chiamando come sua segretaria particolare Francesca D’Ulisse, vecchia conoscenza prima dei Democratici di Sinistra e poi del Partito Democratico, per cui ha curato i rapporti per l’America Latina. Temi evidentemente in linea con quelli della giustizia.
Twitter: @CarmineGazzanni