Una busta contenente proiettili è stata inviata al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Il plico è stato intercettato dagli impiegati dell’ufficio postale di Catona, periferia nord della città calabrese: immediata è scattata la segnalazione alle forze dell’ordine. Il fatto risale a qualche giorno fa, ma il primo cittadino aveva preferito non divulgarlo. Ma la storia è stata raccontata dalla Gazzetta del Sud”, così il sindaco ha ammesso l’intimidazione subita: “Grazie di cuore per la vicinanza. Camminiamo insieme, senza arretrare di un millimetro. Il cammino è lungo ma la strada è quella giusta”, ha scritto su Twitter. Per Falcomatà sono state rinforzate le misure di sicurezza.
Il gesto non è passato inosservato ai vertici delle Istituzioni.” Ho chiamato il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà, vittima di gravi minacce, per ribadire la mia vicinanza e invitarlo a non farsi intimidire”, ha dichiarato la presidente della Camera, Laura Boldrini. Ma soprattutto il numero uno dell’Anci, Antonio Decaro, ha mostrato la sua vicinanza: “All’amico e collega ho espresso tutta la solidarietà mia personale e quella dei sindaci italiani. Un atto vigliacco che non fermerà il lavoro intrapreso da un sindaco giovane e coraggioso del Mezzogiorno qual è Giuseppe”. Decaro ha anche ricordato: “Nei primi 5 mesi del 2016, secondo Avviso Pubblico, sono stati 180 gli amministratori minacciati, con una media di una minaccia ogni 18 ore. Questo non è un fenomeno che interessa solo i Comuni delle regioni meridionali, anche se i sindaci del sud Italia sono ancora quelli più esposti e colpiti”.