“Quattro miliardi e mezzo di crediti da riscuotere, 459 milioni di euro non spesi per le imprese lombarde, 1,1 miliardi di contributi in conto capitale non impiegati per sistemare gli alloggi Aler: se questi sono i risultati del bilancio consolidato, c’è sicuramente da rivedere la gestione della galassia delle partecipate di Regione Lombardia. E la Corte dei conti lo ha sottolineato più volte con vari pronunciamenti”. Sono le parole di Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd e capogruppo in I Commissione Programmazione, e bilancio, risuonate nell’aula del consiglio regionale giovedì mattina.
I lavori avevano all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consolidato 2022, il documento contabile che dà evidenza della situazione finanziaria e patrimoniale nonché del risultato economico dell’attività svolta dalla Regione anche attraverso le proprie società controllate (Finlombarda, Aria, FNM, Autostrada Pedemontana) e partecipate (Arexpo e le cinque Aler, di cui la Regione possiede il 100%). Il documento è stato approvato con 42 voti favorevoli, 21 contrari e 5 astenuti. Decisamente duro l’attacco di Fragomeli: “Ci preoccupano diversi aspetti: ad esempio, la riduzione del patrimonio netto, cioè le risorse che Regione incassa. Veniamo da anni dove i tassi per l’indebitamento erano praticamente a costo zero, quindi, prima di adesso, andava pensata, in un contesto molto diverso da quello attuale, un’impostazione più oculata degli investimenti. A questo proposito, ci deve allertare anche il miliardo di disavanzo e l’impiego di tutti gli avanzi di amministrazione verso un unico indirizzo di spesa. Sono scelte politiche, naturalmente”.
E ancora: “Siamo preoccupati anche perché stiamo riducendo il patrimonio di Regione Lombardia. Ecco perché chiediamo da tempo una Commissione speciale sulle partecipate dove valutare un ridisegno di questa galassia”, ha aggiunto il consigliere Pd. Prime questioni da verificare per Fragomeli, “i 459 milioni di euro non spesi da Finlombarda, che significa che non sono stati utilizzati per le imprese”. La situazione è tale da far dire al suo collega Pietro Bussolati che “il sistema delle partecipate è fuori controllo, in totale anarchia, ognuna si muove in modo differente dalle altre. E poi ci ritroviamo situazioni come quella della società che si occupa di trasporto dove coesistono il record di disagi subiti dai pendolari e quello per la remunerazione dei manager”.
Buco di bilancio al Pirellone e tutto tace
E non a caso anche i Cinque stelle non stati profondamente critici. “Abbiamo votato contro un documento che cerca di presentare come il migliore dei mondi possibili un mondo, quello delle partecipate regionali, in cui al contrario le difficoltà quotidiane sono sotto gli occhi di tutti”, il commento della consigliera del M5S Paola Pizzighini, che sottolinea come il documento approvato certifichi “il paradosso di Pedemontana, che da sola costa in termini di interessi passivi di più rispetto a tutto quello che costa Aler”.
“Su questo argomento”, osserva Pizzighini, “non c’è stata nemmeno una risposta alle osservazioni della Corte dei conti preoccupata di un progetto che erode costantemente ingenti risorse ai lombardi”. Pizzighini fa quindi notare come nel consolidato 2022 “si parla di Explora, confluita in Aria, ma non viene chiarito per fare cosa. La stessa Aria riuscirà mai a rendere operativa l’agenda unica per le liste d’attesa promessa ormai da anni?”. Ma non è finita qui. “Che dire poi di Lombardia Film Commission?”, conclude la consigliera, “dopo le condanne in primo grado, arrivate nell’ambito del processo su un’operazione immobiliare, ci chiediamo se Regione Lombardia si sia finalmente decisa a chiedere i danni”.