Migranti, Trump piega la Colombia e il Perù: dopo la minaccia di sanzioni shock da parte degli Usa, i due Paesi sudamericani accettano i rimpatri “senza porre condizioni”

Migranti, Trump piega la Colombia e il Perù: dopo la minaccia di sanzioni Usa, i due Paesi accettano i rimpatri "senza condizioni"

Migranti, Trump piega la Colombia e il Perù: dopo la minaccia di sanzioni shock da parte degli Usa, i due Paesi sudamericani accettano i rimpatri “senza porre condizioni”

Con la minaccia di pesanti sanzioni in caso di mancata accettazione dei rimpatri dei migranti clandestini, Donald Trump è riuscito a ottenere il consenso della Colombia e del Perù. Il governo di Bogotà, inizialmente contrario ai rimpatri, ha cambiato posizione accettando “tutte le condizioni del presidente Trump, tra cui l’accettazione senza restrizioni di tutti gli immigrati clandestini provenienti dalla Colombia e rimossi dagli Stati Uniti, anche a bordo di aerei militari statunitensi, senza limitazioni o ritardi”, ha dichiarato la Casa Bianca in un comunicato.

Migranti, Trump piega la Colombia e il Perù: dopo la minaccia di sanzioni shock da parte degli Usa, i due Paesi sudamericani accettano i rimpatri “senza porre condizioni”

“Sulla base di questo accordo, le tariffe e le sanzioni già redatte saranno sospese e non saranno firmate, a meno che la Colombia non rispetti l’intesa”, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. La stessa ha aggiunto inoltre che “gli eventi di oggi inviano un chiaro messaggio al mondo: l’America è di nuovo rispettata”.

Una posizione simile a quella della Bolombia è stata assunta anche dal Perù. Il ministro degli Esteri di Lima, Elmer Schialer, in un’intervista a una rete televisiva locale ha dichiarato: “Ogni Paese, incluso il Perù e gli Stati Uniti, ha il diritto di rifiutarsi di mantenere sul proprio territorio individui che hanno infranto la legge”. Il ministro ha poi ricordato che attualmente “oltre un milione di peruviani risiedono negli Stati Uniti e, di questi, circa 300mila sono senza documenti”.

Di fronte alla minaccia di pesanti sanzioni, Schialer ha confermato che “il Perù accetterà voli con individui deportati dagli Stati Uniti e non invierà cittadini espulsi in Paesi terzi”. Inoltre, ha assicurato che “i migranti che rientrano in Perù avranno accesso ai servizi sanitari e a opportunità di inserimento nel mercato del lavoro”.