“La presidente del consiglio, che professava l’uscita dall’euro, il blocco navale e il taglio delle accise sulla benzina, la difesa dei lavoratori, tanto per citarne alcuni, si è dimostrata campionessa mondiale di boomerang che poi tornano addosso al Paese”. Lo dichiara la segretaria del Pd, Elly Schlein, rispondendo alle parole sulla questione migranti pronunciate dalla premier Meloni durante in Consiglio dei ministri di oggi.
“Si ricordi – ha aggiunto la leader del Partito democratico – che al governo c’è lei e si impegni a gestire il fenomeno migratorio anziché attaccare l’opposizione, perché a Lampedusa dei suoi slogan traditi non se ne fanno nulla e hanno bisogno di fatti”. “Meloni mi accusa di fare propaganda – ha detto ancora Schlein -, ma il suo fallimento è sotto gli occhi di tutti. La destra ha messo la firma su tutte le pessime leggi sull’immigrazione che creano irregolarità e rendono impossibile la gestione dell’accoglienza in Italia”.
“L’unica cosa che servirebbe all’Italia è la redistribuzione obbligatoria delle responsabilità sull’accoglienza”
Il segretario del Pd ha sottolineato che “l’unica cosa che servirebbe all’Italia è la redistribuzione obbligatoria delle responsabilità sull’accoglienza dignitosa tra tutti i Paesi europei. Battaglia che noi abbiamo fatto e che la destra non ha mai avuto il coraggio di fare per non disturbare i proprio alleati nazionalisti, quelli che di solidarietà all’Italia non ne vogliono sapere”. Inoltre “servono vie legali e sicure per l’accesso a tutti i Paesi europei, come unico modo di scalzare le reti dei trafficanti di esseri umani verso l’Italia, la Grecia, la Spagna e pochi altri Paesi. Il Governo ignora il prezioso richiamo del presidente Mattarella sull’apertura dei canali regolari di ingresso”.
“La responsabilità sulla prima accoglienza dei migranti è del governo, non dei Comuni su cui Meloni scarica le sue responsabilità”
Schlien sottolinea poi come “la responsabilità sulla prima accoglienza è del governo, non dei Comuni su cui Giorgia Meloni scarica le sue responsabilità. Devono mettere le risorse e le strutture adeguate a disposizione, con una regia nazionale sull’accoglienza diffusa e coinvolgendo i sindaci. Anche il limite massimo consentito di trattenimento dei migranti fino a 18 mesi non è una novità, è una scelta odiosa sul piano della restrizione della libertà personale e delle condizioni di vita, ma era già così in passato e peraltro questo non ha minimamente inciso sul numero di rimpatri. Tutta demagogia e nessuna risposta reale”, conclude.