Doveva essere il modello da esportare per gestire i flussi di migranti e, invece, l’accordo con Tirana rischia di essere un flop. A dirlo è stato il primo ministro dell’Albania, Edi Rama, che prima si è detto convinto che non servirà a nulla e poi ha fatto marcia indietro parlando di un fraintendimento.
Quel che è certo è che le parole del leader albanese hanno infuocato il clima politico italiano. Il deputato del Pd, Enzo Amendola, ha immediatamente colto la palla al balzo spiegando su X che “la nostra ispezione in Albania ha fatto scoppiare il caso. Rama prima scarica l’accordo, poi fa una smentita d’ufficio. I fatti però restano: il Cpr in Albania è uno spreco di risorse. 800 milioni usati per violare i diritti umani. Un bluff a fini elettorali su cui Meloni tace”.
Migranti, pure per il primo ministro albanese Rama l’accordo tra Roma e Tirana è un flop. Da M5S al Pd, pioggia di critiche per lo spreco di denaro voluto dal governo
Critiche anche dal candidato della circoscrizione nord-est alle elezioni europee per il M5S, Ugo Biggeri, secondo cui “il premier albanese Edi Rama conferma i nostri dubbi, il centro per migranti in Albania sarà un flop. Le nostre critiche non nascono solo dai più elementari diritti fondamentali che vengono negati, ma anche dall’incompatibilità fra la gestione di un centro fuori dai confini europei e le norme previste dal nuovo Patto su Asilo e Migrazione”.
Dal canto suo, la premier Giorgia Meloni, finita al centro delle critiche, si è limitata a dire che Rama “ha smentito” di aver definito flop l’accordo con l’Italia sui migranti, aggiungendo che “non è una novità” che vengano attribuite frasi mai pronunciate al fine di alzare un polverone politico.