Migranti, il piano Ruanda voluto dal governo inglese è stato bocciato dai giudici della Corte Suprema. Reazioni contrastanti tra la politica e le ong che invece esultano per la sentenza che ha bocciato i piani del governo britannico.
Migranti, la Corte Suprema di Londra boccia il piano Ruanda
La Corte Suprema del Regno Unito ha bocciato il piano Ruanda che il governo inglese ha voluto per contrastare l’immigrazione irregolare. Il piano prevedeva il trasferimento di quote di richiedenti asilo in Africa a scopo dissuasivo. I giudici hanno dichiarato che Ruanda non può essere considerato un Paese terzo sicuro.
Il governo britannico ha, però, reso noto di essere in disaccordo con il parere della Corte Suprema britannica: “Questa è in definitiva una decisione che spetta al sistema giudiziario del Regno Unito. Tuttavia, siamo in disaccordo con la sentenza secondo cui il Ruanda non è un Paese terzo sicuro per i richiedenti asilo e i rifugiati, in termini di respingimento”, le parole della portavoce del governo ruandese, Yolande Makolo.
“È illegale”
Il piano Ruanda è stato definito dai giudici britannici della Corte Suprema come “illegale”. Di tutt’altro avviso è l’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. “Ha fornito prove che suggeriscono che si può fare affidamento sul Ruanda per trattare adeguatamente i richiedenti asilo”.
Esultano, però, le ong. Steven Smith, amministratore delegato di Care4Calais, ha dichiarato: “Questo sudicio accordo ‘cash-for-people’ è sempre stato crudele, immorale, ma soprattutto illegale. La sentenza di oggi dovrebbe porre fine a questa pagina vergognosa della storia del Regno Unito”, riporta il Guardian. Sonya Sceats, amministratore delegato dell’organizzazione benefica Freedom from Torture, ha esultato così: “Questa è una vittoria della ragione e della compassione. Siamo lieti che la Corte Suprema abbia affermato ciò che le persone già sapevano: l’accordo ‘cash for humans’ del governo britannico con il Ruanda non solo è profondamente immorale, ma è anche contrario alle leggi di questo paese”.