Il Governo sta approntando un piano per i migranti che prevede una quota massima di accoglienza. Ad annunciarlo, durante un punto stampa a Bruxelles, è stato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida: “Noi quest’anno lavoreremo per fa entrare quasi 500.000 immigrati legali”.
L’annuncio di Lollobrigida a Bruxelles: “Noi quest’anno lavoreremo per fa entrare quasi 500.000 migranti legali”
“Questo – ha aggiunto Lollobrigida – può essere organizzato anche attraverso accordi multilaterali e bilaterali per sostenere l’immigrazione legale. Lavorare sui flussi è la strada giusta, noi abbiamo un piano flussi disatteso da anni che può essere un occasione per quelli che vogliono venire in Italia legalmente e in sicurezza”.
“Più partenze corrispondono a più morti, questo è il dato assoluto”
“Più partenze corrispondono a più morti, questo è il dato assoluto. Quindi quello che va fermato sono le partenze per fermare i morti” ha aggiunto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. “L’Italia – ha spiegato ancora Lollobrigida – ha fatto tutto quello che poteva fare, e lo dicono i numeri. Abbiamo accolto più migranti di ogni altro, ma ora porsi è necessario porsi il problema a livello europeo, Non è possibile che una sola nazione si faccia carico del problema. L’immigrazione illegale è nemica dell’immigrazione legale, noi non siamo contro la migrazione siamo contro l’illegalità”.
Mantovano: “La presenza di navi delle Ong aumenta la probabilità di incidenti, rovesciamenti e morti in mare”
“È un fatto oggettivo che non comporta considerazioni etiche sulle Ong il fatto che se piazzo navi al limite delle acque territoriali aumento la probabilità che barchini di fortuna partano dalla terraferma nella certezza di incontrare queste navi” ha detto, invece, il sottosegretario Alfredo Mantovano alla presentazione della Relazione 2022 dell’intelligence.
La Relazione degli 007, ha spiegato Mantovano, descrive esattamente questa dinamica: “La presenza delle navi Ong aumenta la probabilità di incidenti, rovesciamenti e morti in mare”.
L’intelligence nella sua relazione annuale al parlamento segnala un aumento dei flussi migratori dal Mediterraneo orientale, con partenza prevalentemente dalla Turchia verso le coste di Calabria, Puglia e Sicilia, Il fenomeno “trova una sponda importante nell’attivismo di organizzazioni criminali dedite al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, principalmente curde e pakistane, con basi di supporto logistico nei principali Paesi di origine e transito dei migranti, la cui natura transnazionale rende complessa l’attività di contrasto, così come nell’utilizzo, divenuto prassi, del web e dei social network da parte degli stessi sodalizi per pubblicizzare i viaggi e i relativi servizi”.
“C’è un aumento del soccorso in mare effettuato dalle navi ong, principalmente in area Sar libica”. Queste attività, sempre secondo l’intelligence, “vengono spesso pubblicizzate sui social network dai facilitatori dell’immigrazione irregolare quale garanzia di maggiore sicurezza del viaggio verso l’Europa”.
In questo contesto, la presenza di navi umanitarie rappresenta infatti “un vantaggio logistico per le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti, permettendo loro di adeguare il modus operandi in funzione della possibilità di ridurre la qualità delle imbarcazioni utilizzate, aumentando correlativamente i profitti illeciti, ma esponendo a più concreto rischio di naufragio le persone imbarcate”