L’aumento degli sbarchi di migranti è evidente nelle ultime settimane, con sempre più arrivi sulle coste italiane. Per questa ragione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, incalza il governo sul tema.
Lo fa con un tweet, chiamando in causa l’esecutivo: “Nelle città ormai è emergenza arrivi. Peccato non ne parlino i telegiornali. Urlavano porti chiusi, è finita la pacchia e prima gli italiani, ma la destra sta dimostrando manifesta incapacità nella gestione dell’immigrazione. Quadruplicati gli sbarchi da quando governano”.
Cosa dicono i dati sugli sbarchi dei migranti
Bonaccini, in effetti, ha parzialmente ragione. Pur non potendo parlare di sbarchi quadruplicati, non c’è dubbio che il numero sia nettamente aumentato durante il 2023, con le destre al governo. I dati vengono forniti dal cruscotto del Viminale e mostrano il numero di arrivi dal primo gennaio al 14 agosto del 2023.
Nell’anno in corso sono arrivati in Italia 99.771 migranti, contro i 33.881 dello stesso periodo del 2021 e i 48.028 del 2022. Insomma, il numero di arrivi è raddoppiato rispetto allo scorso anno, se andiamo a vedere i primi mesi dell’anno.
Il confronto si può fare anche sui dati di questi ultimi giorni, in cui si è registrato un aumento degli sbarchi, anche grazie a condizioni più favorevoli dal punto di vista climatico. Il dato è quasi sempre più alto, giorno per giorno, rispetto al 2022: allora solo in una occasione si erano superati i mille arrivi quotidiani, poi si è sempre rimasti sotto i 400-500. Quest’anno, invece, si è superato la quota mille tre volte, con anche 1.706 arrivi in un giorno.
In tutti i mesi dell’anno, inoltre, si sono registrati aumenti degli arrivi rispetto ai due anni precedenti, con l’unica eccezione di maggio, quando i dati erano quasi uguali al 2022. Il picco di arrivi si è visto a luglio, con oltre 23mila migranti giunti in Italia.