“Sulla migrazione servono misure concrete di solidarietà verso l’Italia da parte degli altri Paesi Ue. Per questo il gruppo del Ppe ha chiesto questa settimana un dibattito speciale al Parlamento Ue per cercare solidarietà verso l’Italia”. È quanto ha detto al Corriere il presidente e capogruppo al Parlamento Ue del Ppe, Manfred Weber.
“Abbiamo bisogno di azioni comuni e ci rammarichiamo molto del fatto che da parte della Commissione e degli Stati Ue non ci siano molta consapevolezza, né ascolto né molta azione verso un problema serio”, osserva Weber, per il quale il piano presentato dalla presidente della Commmisione Ue, Ursula von der Leyen, “è buono, ma siamo in ritardo nell’attuazione. Servono subito accordi di riammissione chiari con i Paesi di origine. Per anni la Commissione li ha promessi, deve accelerare”.
“Servono subito accordi di riammissione chiari con i Paesi di origine”
Comunque, osserva, “a livello Ue la solidarietà non funziona. Ringrazio il governo italiano per il modo in cui accoglie i migranti e cerca di salvarli e aiutarli. Gli altri Paesi come la Germania e la Francia devono aiutare. Devono portare volontariamente i migranti con un diritto di asilo sul loro territorio”.
“Sulla migrazione servono misure concrete di solidarietà verso l’Italia. Insieme dobbiamo stabilizzare la rotta del Mediterraneo”
Su come aiutare l’Italia, secondo Weber “la frontiera marittima è estremamente complicata perché la priorità in mare è salvare vite umane ed è quello che stanno facendo le autorità e la Guardia costiera italiana. Per questo le ringrazio. Insieme dobbiamo stabilizzare la rotta del Mediterraneo. Serve un piano europeo, la Commissione Ue e gli Stati membri devono presentare al prossimo Consiglio europeo una proposta concreta per la Tunisia. L’abbiamo già fatto anni fa con il piano Ue per la Turchia, per il quale abbiamo speso circa 6 miliardi. Serve uno sforzo simile con i nostri partner del Nord Africa”.
“Se non è possibile fermare in un altro modo l’immigrazione clandestina, allora bisogna anche essere pronti a costruire le recinzioni”
“I muri dovrebbero essere un’eccezione, l’ultima risposta – dice Web riferendosi alla presentazione del Ppe di un emendamento al bilancio Ue 2024 per finanziare la costruzione di muri alle frontiere esterne dell’Ue – ma se non è possibile fermare in un altro modo l’immigrazione clandestina, allora bisogna anche essere pronti a costruire le recinzioni. Tutti i Paesi con un confine esterno ne stanno erigendo: la Grecia con la Turchia, la Polonia e la Lituania con la Bielorussia, la Finlandia con la Russia quando ancora il governo era socialista, la Spagna a Ceuta e Melilla. Il Ppe pensa che l’Ue debba finanziare queste recinzioni perché non si tratta di proteggere i confini nazionali ma quelli europei”.
Covassi (Pd): “Weber certifica il tentativo di portare Meloni nel Ppe e sposta l’asse ulteriormente a destra”
“Con l’intervista di oggi – afferma l’europarlamentare del Pd, Beatrice Covassi – Weber certifica il tentativo di portare Meloni nel Ppe in previsione delle elezioni europee, spostando l’asse ulteriormente a destra. I problemi relativi alle migrazioni, che sono fenomeni strutturali e non emergenziali, non si risolvono costruendo muri; si tratta di provvedimenti chiaramente inefficaci, disumani e contrari ai valori fondanti della UE come la dignità della persona, la difesa dei diritti umani e l’inclusione. L’Europa che ha abbattuto il muro di Belino non può farsi portatrice di nuovi muri”.
“In Europa – prosegue Covassi – mancano politiche comuni capaci di affrontare in modo globale il fenomeno e ciò accade, soprattutto, per colpa dei governi di destra che rifiutano qualsiasi logica redistributiva, l’organizzazione di canali legali di migrazione, un mare nostrum europeo, decreti flussi UE e corridoi umanitari. I governi di destra sono prigionieri della loro propaganda securiataria. Se non metteremo in campo politiche che governino le migrazioni, nei prossimi anni saremo sopraffatti. L’incapacità delle destre europee di affrontare in modo strutturale la questione sta tutta nell’ipocrisia con cui il governo Meloni con il decreto Cutro getta fumo negli occhi dell’opinione pubblica”.
“Weber, invece di invocare inutili e disumani muri, dovrebbe dire chiaramente che è colpa dei governi di destra europei se l’Italia è sola. Il tema storico delle migrazioni si affronta con soluzioni concrete e non ideologiche”, conclude l’europarlamentare dem.