Non ci sono chiare evidenze di un malore per l’autista del bus che a Mestre è precipitato da un cavalcavia, provocando la morte di 21 persone. Le prime risposte dell’autopsia sul corpo dell’uomo mostrano che non ci sarebbero stati problemi riguardanti il cuore, secondo quanto riporta il Corriere del Veneto.
Quelli emersi finora, comunque, sono risultati parziali perché l’esame richiederà anche altri accertamenti. La procura di Venezia ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, dell’istituto di Padova, di effettuare l’esame autoptico: dopo gli altri accertamenti arriverà la relazione finale, attesa per la prossima settimana.
Mestre, per ora non emerge nessun malore dall’autopsia sull’autista
L’ipotesi del malore dell’autista è stata finora quella più accreditata: dai rilievi, infatti, sembra che il pullman abbia strisciato per 27 volte contro il guardrail prima di precipitare, il che ha fatto pensare a qualche complicata condizione di salute dell’autista. Anche perché non risultano segni di frenata o sterzata.
Per il momento uno dei medici legali si limita a dire di non poter fornire informazioni sull’autopsia, ma stando ai primi risultati sembra da escludere il malore considerato che non emergono problemi al cuore. Per quanto la relazione finale potrebbe, acquisendo altri elementi, anche arrivare a conclusioni parzialmente diverse.
Dal 25 ottobre si passerà poi all’avvio della perizia sul guardrail, finito sotto accusa per non aver retto l’urto. L’ipotesi è che fosse inadeguato e vecchio, con problemi strutturali che hanno portato al cedimento.