Il boss di Cosa Nostra, arrestato il 16 gennaio scorso, Matteo Messina Denaro è in auto e scatta una foto mentre si trova sull’autostrada in direzione Palermo. È il 23 maggio del 2022.
Il boss Messina Denaro in un audio del 2022 impreca in auto per essere rimasto bloccato a causa della commemorazione della strage di Capaci
Insieme alla foto, Messina Denaro, invia anche un file audio in una chat – resa nota oggi dai Carabinieri del Ros – imprecando per essere bloccato nel traffico a causa della commemorazione della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
“Io qua, bloccato – dice il capo mafia di Castelvetrano nell’audio inviato al suo interlocutore -, con le 4 gomme a terra. Cioè non nel senso di bucate, ma bloccate perché sono sull’asfalto e non mi posso muovere. Per le commemorazioni di sta minchia”.
Ecco l’audio choc di #MessinaDenaro diffuso oggi da @_Carabinieri_ pic.twitter.com/61BZXQng26
— La Notizia (@LaNotiziaTweet) February 5, 2023
La Fondazione Falcone: “Felici di averlo fatto imbestialire”
“Il 23 maggio del 2022, nel trentesimo anniversario della strage di Capaci, eravamo in piazza al Foro Italico e abbiamo fatto ritardare Matteo Messina Denaro. Ne siamo davvero orgogliosi!” si legge sulla pagina Facebook della Fondazione Falcone, in merito alla diffusione dell’audio di Messina Denaro.
“Eravamo in moltissimi – prosegue la Fondazione – Palermo bloccata dalle decine di migliaia di studenti e di cittadini, tutti uniti nel nome di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia. Nei messaggi alla sua amante, Matteo Messina Denaro era ‘imbestialito’ perché era imprigionato nel traffico, mancando i suoi appuntamenti”.
“Continueremo a ‘bloccare’ con grande gioia Palermo e altre città – scrive la Fondazione Falcone -, faremo imbestialire altri mafiosi e ne saremo felici. Così come continueremo a chiedere la massima durezza contro i boss, ribadendo il valore del 41bis senza se e senza ma”.