“Ho trascorso due intere giornate insieme ad altri 60 parlamentari per mediare le posizioni, per trovare un punto di caduta e per fare in modo di non essere ricordati come coloro che hanno peggiorato uno strumento già pessimo senza aver avuto nulla in cambio a tutela dei cittadini. Grazie a questo lavoro è venuta fuori una risoluzione che non è quella ideale ma, almeno, rivendica il ruolo del Parlamento in sede di ratifica e avverte che non sarà disposto al voto finale se non ci sarà l’avanzamento significativo del resto del pacchetto di riforme (Edis prima di tutto)”. E’ quanto scrive su Facebook la senatrice del M5S, Barbara Lezzi, a proposito della risoluzione di maggioranza sulla riforma del Mes.
“A tal proposito, superando sterili distinguo, posizioni tese solo a provocare o azioni esterne di chi esalta Conte in pubblico ma mira ad affossarlo – aggiunge l’esponente pentastellata -, ringrazio tutti i colleghi per questo impegno sentito e aperto di questi due giorni. Tutto a posto? No. Il testo dovrà essere ulteriormente mediato con il resto delle forze di maggioranza. Ma lei potrà darmi della Bertinotti, dell’utile idiota così come altri suoi colleghi potrà insultarmi e denigrarmi ma, dopo la fuga in avanti del Ministro Gualtieri, il Partito Democratico non potrà porre veti o distinguo. La mia linea rossa è questa e non posso cambiarla. E’ questione di coscienza tanto gli articoli si costruiscono secondo le esigenze da soddisfare ed è così che si passa dall’esser poltronari e incoerenti o scappati di casa a frondisti irresponsabili. Meglio fare la cosa giusta”.