Meloni stoppa l’ipotesi di un ritorno di Salvini al Viminale. E su Starlink: siamo nella fase istruttoria, non ci sono alternative pubbliche

La premier Meloni insiste sui Centri per i migranti in Albania. E conferma di voler procedere spedita sulle riforme

Meloni stoppa l’ipotesi di un ritorno di Salvini al Viminale. E su Starlink: siamo nella fase istruttoria, non ci sono alternative pubbliche

Dalla liberazione di Cecilia Sala ai Centri per i migranti, dalle riforme al dossier Starlink. Sono tanti i temi ai quali prova a rispondere Giorgia Meloni nella conferenza stampa organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare.

La premier nega di sottrarsi al confronto con i cronisti. “Non risponderei abbastanza alle domande dei giornalisti? Nel 2024 ho risposto a 350 domande, più di una al giorno. Ho fatto una scelta precisa di non partecipare alle conferenze stampa dopo i Consigli dei ministri. Io penso sia giusto che siano i ministri che hanno lavorato sui provvedimenti a parlarne”, dichiara.

Per la liberazione di Sala un lavoro di triangolazione diplomatica

Caso Sala. “Ieri è stata una bella giornata per l’Italia intera, per il sistema Italia per le tante persone che ci hanno lavorato, una bella giornata per me e vi farò una confessione: tra le molte cose che accadono quando si ricopre un incarico complesso come il mio posso dirvi che non ho provato un ‘emozione più grade in questi anni rispetto a quando ho detto alla madre di Cecilia che sua figlia tornava a casa. Voglio condividere con voi questo e ringraziare i tanti che hanno permesso che questo accadesse”, dice Meloni.

“C’è stato un lavoro di triangolazione diplomatica con Iran e Usa per quello che riguarda una svolta nel caso, non direi che c’è stato un momento di svolta perché la questione è stata seguita dall’inizio”. E per quello che riguarda Abedini, “il caso è al vaglio del ministero della Giustizia”.

Meloni: “Con Starlink siamo in fase istruttoria”

Nega firme di accordi con Space X di Elon Musk ma conferma che non ci sono al momento alternative pubbliche. E che c’è in corso un’istruttoria. “Neanche io personalmente ho le idee chiare si questa vicenda, si tratta di mettere in sicurezza alcune comunicazioni sensibili e delicate, parlando con il soggetto tecnologicamente più avanzato per questo lavoro, perché non ci sono alternative pubbliche”.

E ancora: “SpaceX ha illustrato al governo la tecnologia di cui dispone, che consente comunicazioni in sicurezza a livello nazionale e soprattutto planetario, e per noi significa soprattutto garantire comunicazioni sicure nel rapporto con le sedi diplomatiche e con i contingenti militari all’estero, che sono molto delicate. Si tratta di interlocuzioni che rientrano nella normalità. Decine di aziende si propongono per cose più disparate, poi si fa l’istruttoria, e se la cosa è di interesse si pone nelle sedi competenti. In questo caso gli ambiti con cui confrontarsi sono molti, dal Consiglio supremo di difesa fino al Parlamento. Ma siamo nella fase istruttoria, non capisco tutte le accuse che sono state rivolte”, puntualizza la premier, dicendo di non essere disposta che si attacchi una lettera scarlatta a Musk.

Nessun rimpasto, avanti con le riforme. Il successore di Belloni sarà Rizzi

La premier annuncia che sarà il prefetto Vittorio Rizzi, attuale vice direttore dell’Aisi, il successore di Elisabetta Belloni alla guida del Dis. Meloni conferma di voler andare avanti spedita sulle riforme. “Il mio intento è andare avanti con determinazione” sul premierato, sulla separazione delle carriere e sull’autonomia “ma le tempistiche non dipendono da me. Vogliamo procedere spediti. Se riusciamo vorrei fare il referendum in questa legislatura ma l’importante è portare a casa le riforme“.

Avanti tutta pure con i Centri per i migranti. “A me pare che le sentenze della Cassazione diano ragione al governo”, in quanto dicono che “che spetta al governo stabilire i paesi sicuri”, dice Meloni, assicurando che i “centri in Albania sono pronti ad essere operativi”. Stoppa poi i sogni di Matteo Salvini per un ritorno al Viminale.  “Matteo Salvini sarebbe un ottimo ministro dell’Interno. Ha ragione Salvini a dire che in assenza di un provvedimento giudiziario a suo carico avrebbe chiesto e ottenuto il ministero dell’Interno. D’altra parte anche Piantedosi è un ottimo ministro dell’Interno. Allo stato attuale non credo che Salvini al Viminale sia nell’ordine delle cose”, dice Meloni.

(pezzo in aggiornamento)