Lo ricorda anche Giorgia Meloni, intervenendo alla commemorazione di Papa Francesco a Camere riunite, che Bergoglio è stato il “Papa degli ultimi”, “delle periferie fisiche ed esistenziali”. Peccato che il suo governo, dai carcerati ai poveri fino ai migranti, dall’appoggio al folle piano di riarmo Ue al disprezzo per l’ambiente, sia stato e sia quanto di più lontano dal verbo di Papa Francesco.
A ricordarglielo con maggiore forza e vigore, proprio perché agli ultimi hanno sempre voluto dar voce, sono stati i pentastellati. “Ora che non c’è più, Papa Francesco viene universalmente celebrato da tutti. Nello scomposto teatro dell’ipocrisia dei vaniloqui, le celebrazioni coinvolgono anche chi ha continuato a ignorare i suoi messaggi di dolore per le ingiustizie nel mondo, i suoi moniti contro le parole di odio e la logica della guerra”, ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte.
Conte squarcia il velo di ipocrisia di chi loda Papa Francesco ma lo ha sempre ignorato
“Il modo migliore per ricordare Papa Francesco – ha aggiunto – è non lasciare cadere nel vuoto i suoi insegnamenti, la sua personale testimonianza. Il modo migliore per onorarlo è essere scomodi, con azioni ferme e scelte conseguenti”.
Papa Francesco “ha sempre strenuamente difeso i più fragili, dall’indifferenza e dall’accanimento, perché, diceva, ai poveri di oggi non si perdona neppure la loro stessa povertà”, ha incalzato Conte.
“Su Gaza, sulla condizione attuale dei palestinesi ha avuto parole coraggiose non scontate in mezzo a tanta ignavia. Fino allo scorso sabato ha continuato a telefonare al parroco dell’unica chiesa della Striscia di Gaza per informarsi sulle condizioni di salute dei bambini palestinesi dimenticati da tanti ma non da lui che conosceva anche i loro nomi”.
E l’ultima stoccata l’ex premier la riserva a chi ci governa, alla politica intera. “Chi assume ruoli di responsabilità verso una comunità deve farsi carico della sofferenza di tutti, non può mostrarsi servile coi potenti e ottuso verso i bisogni di chi non ha voce, e rimane invisibile ai margini della società – ha aggiunto Conte-. Ha fortemente denunciato le tante iniquità causate dalla, lui disse, globalizzazione dell’indifferenza, e il falso mito della ricaduta favorevole per cui in un sistema di mercato basato sul profitto la crescita economica porterebbe automaticamente maggiore equità e inclusione sociale”.
Anche Schlein contro l’ipocrisia di chi ha abbandonato gli ultimi e gli emarginati
Insiste sugli ultimi anche il Pd. ”La scomparsa di papa Francesco ci priva di una voce significativa che ha saputo interrogare credenti e non credenti, merita il nostro cordoglio; quello che non merita è l’ipocrisia di chi non ha mai dato ascolto ai suoi appelli ed oggi cerca di seppellire nella retorica il suo potente messaggio, di chi deporta i migranti, toglie i soldi ai poveri, nega l’emergenza climatica e nega le cure a chi non se le può permettere”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein.
Papa Francesco “ha portato il respiro della periferia del mondo, lo sguardo attento verso gli ultimi, e una voce per la pace, per la giustizia sociale, per l’ambiente e per la dignità delle persone. Le sue parole hanno saputo attraversare le frontiere della fede raggiungendo credenti e non credenti, indicando un cammino di fratellanza, di solidarietà e di dialogo anche con altre religioni”.
Interviene anche Nicola Fratoianni di Avs.
Papa Francesco “ha denunciato la distruzione del Pianeta a causa degli interessi di pochi miliardari e di una politica compiacente; ha mostrato simbolicamente il sangue dei migranti, in un’epoca di muri e respingimenti di massa. Ha nobilitato le lotte sociali, le battaglie di chi perde il lavoro e di chi non ha una casa; ha guardato nel buio delle carceri, ha baciato i piedi di chi attraversa il deserto. Ciascuno di questi atti, ciascuna parola è stato inevitabilmente un atto di accusa nei confronti di molti. Gli stessi che oggi in maniera un po’ pelosa si accostano alla figura di Francesco”.