“Si è molto discusso della proposta avanzata dalla Francia su un intervento diretto con truppe Ue” in Ucraina, “approfitto per ribadire come fatto dal ministro degli Esteri che la nostra posizione non è favorevole in alcun modo, perché la consideriamo foriera di una escalation pericolosa da evitare a ogni costo. Spero che questo Parlamento sia compatto”. È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Meloni: “Nalvalny non sarà dimenticato”
“L’Italia – ha proseguito il presidente del Consiglio – saluta con favore l’ingresso della Svezia e della Finlandia nella Nato e condanna ogni atteggiamento aggressivo della Russia verso questi Paesi amici così come nei confronti dei paesi baltici. Ribadiamo la nostra condanna ad elezioni farsa nei territori ucraini ed il decesso di Navalny il suo nome come simbolo del sacrificio per la libertà non sarà dimenticato”.
“Gli ucraini – ha aggiunto Meloni – fanno presente che un ostacolo fondamentale a qualsiasi possibile negoziato sta nel fatto che la Russia, fin qui, ha sistematicamente violato gli accordi sottoscritti e il diritto internazionale. Basti pensare che dopo la dissoluzione dell’Unione sovietica, con il Memorandum di Budapest del 1994, Kiev ha consegnato a Mosca le numerose testate atomiche in suo possesso in cambio del rispetto dell’inviolabilità dei confini ucraini. A nessuno sfugge che una potenza atomica non sarebbe stata invasa dai russi nel 2014 e poi di nuovo nel 2022, come invece è accaduto in violazione di di quel Memorandum”.
“Come ci si può sedere a trattare con chi non ha mai rispettato gli accordi”
“Quindi – ha osservato ancora il premier Meloni nel corso del suo intervento al Senato – come ci si può ragionevolmente sedere a un tavolo di trattative con qualcuno che non ha mai rispettato gli impegni assunti? Ecco perché degli impegni internazionali di sicurezza in favore dell’Ucraina sono il prerequisito indispensabile a qualunque accordo di pace tra Ucraina e Russia”.