Nel mirino della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ci finisce anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non è un attacco diretto, non nominando il capo dello Stato, ma le parole di Meloni sembrano rivolte proprio a Mattarella dopo la sua condanna sui fatti di Pisa, dove gli studenti sono stati manganellati dalle forze di polizia.
Per Meloni “togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra” può “diventare un gioco molto pericoloso”. Il capo dello Stato aveva chiaramente parlato di un “fallimento” in riferimento ai fatti di Pisa, ma ora arriva una replica indiretta della presidente del Consiglio.
L’attacco di Meloni a Mattarella e le tensioni sulla polizia
Meloni parla nel giorno in cui il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, mette in relazione due episodi: il trasferimento della dirigente Silvia Conti, da cui dipendendo i reparti che hanno operato a Pisa, e l’assalto a una volante della polizia davanti alla questura da parte degli antagonisti a Torino.
Per Piantedosi si è trattato di “un inaccettabile atto di violenza”, ritenuto “sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le forze dell’ordine e la polizia in particolare”. Meloni è intervenuta ieri sera sul caso al Tg2 Post, attaccando Mattarella e sostenendo che “non si può parlare delle forze dell’ordine solo quando qualcosa non funziona”.
Meloni non cita Mattarella, ma lo chiama chiaramente in ballo. Sostenendo, sui fatti di Torino, che invece nessuno “ha detto loro grazie”, riferendosi agli agenti. In realtà Mattarella ha chiamato il capo della polizia, Vittorio Pisani, per essere informato di quanto stava avvenendo e per “esprimere solidarietà” agli agenti della pattuglia aggredita, ribadendo “fiducia e vicinanza”. Quello di Meloni, insomma, sembra un tentativo di screditare persino il capo dello Stato, tanto da mostrarsi contrariata a un suo legittimo (oltre che sacrosanto) intervento.