Non c’è dubbio che tra i tanti difetti di Giorgia Meloni, la premier ha un indubbio pregio: quello di saper suonare a dovere la grancassa della propaganda, sviando con abili strategie di distrazione di massa l’attenzione sulle sue reali responsabilità e sui veri problemi che attanagliano il Paese.
L’ultima operazione di distrazione di massa include da parte della presidente del consiglio il volersi concentrare sull’inchiesta che ha condotto in Campania alla scoperta di un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e auto-riciclaggio.
Il sodalizio criminale sgominato nell’ambito dell’inchiesta a Salerno, che ha condotto a 36 arresti, ai domiciliari, avrebbe presentato, in favore di oltre 2.000 cittadini extracomunitari, disposti anche a pagare elevate somme di denaro pur di ottenere un titolo di soggiorno in Italia, altrettante richieste fittizie di nulla osta al lavoro nell’ambito dei decreti flussi ed emersione, avvalendosi di aziende compiacenti – o create ad hoc – e di professionisti e intermediari (pubblici e privati).
Tra i destinatari dei provvedimenti dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia anche il commercialista Nicola Salvati (coinvolto pure il padre Giuseppe), tesoriere del Pd della Campania che è stato sospeso dalla carica dal commissario regionale del partito Antonio Misiani.
Meloni adotta la solita strategia di distrazione di massa
Ebbene, Meloni se ne esce sui social commentando quest’inchiesta al fine di sviare l’attenzione su che cosa è accaduto sulla vicenda Almasri, un torturatore, un seviziatore di bambini e di donne, che è stato liberato e ricondotto in Libia con aereo di stato. Meloni che ha pensato bene di mandare oggi in Parlamento a riferire i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e della Giustizia Carlo Nordio su Almasri e si è guardata bene dal metterci lei la faccia.
La premier svia il discorso, invece, vantandosi di aver presentato un esposto all’Antimafia da cui sarebbe scaturita l’inchiesta di Salerno.
“L’inchiesta della Dda di Salerno, che ha portato a 36 indagati e svelato oltre 2mila richieste false di permessi di soggiorno, conferma – scrive Meloni – ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli. Un sistema che speculava sull’immigrazione, sfruttando cittadini stranieri disposti a pagare pur di ottenere un permesso di soggiorno e alimentando un giro d’affari illecito da milioni di euro. Non a caso, abbiamo deciso di rafforzare i controlli per impedire che le quote di ingresso regolare finiscano nelle mani di chi sfrutta l’immigrazione per fare affari. E non a caso, ho presentato un esposto all’Antimafia per fare luce sulle troppe anomalie di questo sistema. L’immigrazione non può essere lasciata in balìa della criminalità. Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità”.
I Fratelli d’Italia scatenati sull’inchiesta di Salerno
Ovviamente tutti i Fratelli d’Italia si scatenano. “Quanto sta emergendo dall’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di salerno, sulla presenza di un’organizzazione criminale che in Campania attraverso il decreto Flussi sfruttava gli immigrati regolari, conferma che Giorgia Meloni aveva ragione nella sua denuncia”, dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami.
“Che era vero che il ‘click day’ presentava delle anomalie pericolose che potevano configurare reati, e che invece avevano torto gli esponenti del Pd che allora si affrettarono a parlare di ‘propaganda’ o di ‘spot’. Anzi, adesso scopriamo che tra i 36 arrestati c’è anche il tesoriere del Pd in Campania. Chissà se gli esponenti dem hanno ancora il coraggio di ridicolizzare l’iniziativa del presidente Meloni. Piuttosto, da questa vicenda emerge che una certa sinistra sembra essere più sodale coi trafficanti anziché solidale coi migranti. Per quanto ci riguarda Fratelli d’Italia ribadisce che devono essere gli Stati a definire le politiche dell’immigrazione e che in Italia si entra soltanto legalmente”, conclude.
Conte (M5S) incredulo: Meloni crede siamo tutti idioti?
Ma non tutti nell’opposizione sono disposti a farsi prendere in giro. “Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post per denunciare che l’immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti e oggi te ne esci con un post così? Ma davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti ad eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali?”, scrive il leader del M5S, Giuseppe Conte.