Il direttore sanitario di Niguarda, Mario Melazzini, indagato dal Gip di Catania per i finanziamenti illeciti ricevuti dal centro NeMoSud a lui riconducibile e destinatario di un’interdittiva della sospensione per un anno di contrattare con la pubblica amministrazione e del divieto temporaneo di esercitare l’impresa in ambito sanitario, resta al suo posto. Seppur in vacanza.
Autosospeso, sarà in ferie pagate fino al 27 maggio
Il medico infatti ieri ha prolungato il periodo di ferie fino al 27 maggio. Ferie che si era preso subito dopo la notizia delle indagini degli inquirenti siciliani. Allora si era autosospeso dal suo incarico a Niguarda di Milano. Nonostante Melazzini risulti indagato insieme ad altre otto persone, tra le quali l’assessore regionale siciliano alla Sanità, contro di lui non risulta che Regione Lombardia abbia intenzione di adottare provvedimenti a suo carico.
M5s: “Incomprensibile il silenzio di Fontana e Bertolaso”
“Incomprensibile che Regione Lombardia ancora non abbia speso una parola in merito alla vicenda che riguarda il Direttore dell’Asst Niguarda. Fontana e Bertolaso potranno essere anche impegnati a viaggiare per il Mondo, ma hanno il dovere di trovare il tempo per prendere una posizione in merito alla direzione sanitaria di uno dei più grandi ospedali della Lombardia. Continuare a nascondere la testa sotto la sabbia, non è una soluzione”, il commento di Nicola Di Marco, capogruppo lombardo del M5 s, che ha annunciato il deposito di una interrogazione sul centro NeMo presso il Niguarda.
A Niguarda esiste un centro Nemo come quello costato l’indagine a Melazzini in Sicilia
“Presso l’Ospedale Niguarda, infatti, esiste un centro NeMO gemello rispetto a quello oggetto dell’indagine siciliana. Tale Centro, mediante Fondazione Serena Onlus, ha stipulato con il Niguarda un contratto di locazione a prezzi che appaiono fuori mercato. Tale contratto dovrà essere rinegoziato il prossimo luglio. Chiediamo quindi a Regione Lombardia, di sapere con quali canoni d’affitto siano locati gli altri spazi all’interno dell’ospedale Niguarda e a quali condizioni il Centro Nemo usufruisca degli spazi presso l’Ospedale Paolo Richiedei di Brescia”, conclude l’esponente pentastellato.
Per il consigliere dem Pietro Bussolati, “la cosa incredibile è che la Regione non abbia ancora deciso di sospendere Melazzini in via cautelativa. Sono garantista ma penso che il Niguarda vada tutelato e che la sospensione sia la cosa più sana da fare in attesa che si chiarisca la situazione”.