Si approfondisce sempre più il solco tra l’Occidente e la Russia. Ormai c’è un muro di mezzo: non è quello di Berlino, ma è altrettanto divisorio Come andrà a finire?
Gianna Tonini
via email
Gentile lettrice, non lo so e non ho la sfera di cristallo dei maghi, però penso si possano formulare un paio di scenari. Il peggiore sarebbe quello di una guerra aperta tra la Nato da una parte e la Russia dall’altra, con possibile coinvolgimento della Cina. Sarebbe una guerra nucleare perché la Russia, attaccata dai 32 paesi della Nato, per un puro calcolo matematico non avrebbe alcuna chance se non ricorrendo alle armi atomiche. Una caratteristica della guerra nucleare è che non può essere modulata. Il primo che spara, spara tutto quel che ha e vince, o meglio ha qualche chance di uscirne parzialmente vivo, mentre il secondo che spara è già morto prima che i suoi missili arrivino a destinazione. È la spietata regola del first strike. Sarebbe quasi certamente la fine della vita umana in poco tempo per via delle radiazioni che avvolgerebbero il pianeta. Forse sopravviverebbero poche specie di insetti e pesci. Lo scenario migliore, da come si sono messe le cose, è che non scoppi mai il conflitto e si torni alla guerra fredda: due blocchi l’un contro l’altro armati, ma attenti a non affrontarsi direttamente per non cadere appunto nello scenario di cui sopra. In fondo, la seconda metà del ‘900, con Usa e Nato da una parte e Urss e suoi satelliti dall’altra, ha garantito la pace e la sopravvivenza di tutti. Talché potremmo dire che il quasi mezzo secolo di guerra fredda ha rappresentato i migliori anni della nostra vita.
Inviate le vostre lettere a: La Notizia – 00195 Roma, via Costantino Morin 34 redazione@lanotiziagiornale.it