Ho letto la proposta di legge di FdI per mettere il bavaglio alla stampa. Ma siamo impazziti? Neanche nell’Ungheria di Orbàn!
Natalia Bedin
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Gentile lettrice, non dica così: Giorgia ce la invidia il mondo intero. L’inviato di un grande giornale americano mi ha detto: “È una premier capace, intelligente e molto colta. È anche una bella donna, è alta, ha un’eleganza signorile e quel raffinato modo di parlare. Fa sfigurare Thatcher, Merkel, Indira Ghandi, Benazir Bhutto, Caterina di Russia. Capisco perché Biden l’abbracci e la baci” ha sospirato. E ha aggiunto: “È ovvio che in tutto il mondo si studi la sua geniale proposta di blocco navale all’Africa e anche quella mossa – come la chiamate in italiano? ah, taglio delle accise – sostituita all’ultimo momento con il taglio degli sconti e l’aumento dei prezzi della benzina. Grandiosa! Come anche la finta tassa sugli extraprofitti delle banche, che le banche ancora ridono, mentre Meloni tagliava i sussidi ai poveri. E poi ha messo l’Europa in ginocchio, come una domatrice di belve con la frusta: ‘Fate i boni, sennò ve faccio finì ‘a pacchia. Tu, Francia, zitto e magna. E tu, Germania, nun me fà girà li cosi che sennò sò dolori’. Ah, ad averla in Usa una così!”. Ecco, cara lettrice, ha letto in anteprima l’articolo che scriverò non appena sarà approvata la legge che prevede per i giornalisti multe fino a 90mila euro e non so quanti anni di galera. Lo pubblicherò prima di imbarcami su un volo per il Nepal, dove vivrò come asceta col voto del silenzio. Non parlerò più e non scriverò più. Lei dimentichi il mio nome e faccia finta di non avermi mai visto.
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