Si chiama Iss Global Forwarding ed è la società che collega Matteo Renzi e Marco Carrai alle monarchie saudite. Oggi Stefano Vergine ne parla sul Fatto Quotidiano mentre il senatore e leader di Italia Viva ha aperto anche una società di consulenza con base a Roma, la Ma.Re. Consulting.
Iss Global Forwarding: la società che collega Matteo Renzi e Marco Carrai alle monarchie saudite
Carrai è consigliere di amministrazione della Iss Global Forwarding Italy, con sede a Milano. Si tratta della sua filiale italiana, l’azienda si occupa di logistica e dell’energia. È presente in oltre cento nazioni ed è controllata dalla Investment Corporation of Dubai, braccio finanziario dell’emirato. Quell’emirato in cui Renzi si è recato a marzo insieme a Carrai.
Dubai è al centro degli Accordi di Abramo e degli affari che ne conseguono. Firmati i115 settembre scorso alla Casa Bianca, i patti hanno normalizzato i rapporti diplomatici tra Israele, Emirati Arabi Uniti (di cui fa parte Dubai) e Bahrein. Secondo il governo degli Emirati, gli accordi potrebbero portare fino a 500 milioni di dollari di nuovi scambi con Israele.
Infine c’è il Senegal, altro Paese visitato da Renzi. In questo caso il motivo del viaggio l’ha spiegato il presidente della Repubblica africana, Malick Sall:
Renzi è stato a Dakar in compagnia della famiglia Ferrari, titolare dell’azienda di trasporti bresciana Germani, per parlare di “un progetto per una piattaforma di trasporto e logistica nella zona economica speciale di Diass”, ha detto. Il Senegal punta a diventare l’hub africano del trasporto internazionale di merci gestito da Dubai. Lo dimostra l’accordo firmato lo scorso novembre dal governo di Dakar per aderire al “World Logistics Passport”, un progetto con cui l’emirato dice di voler aumentare il commercio trale nazioni del sud del mondo. Obiettivo strategico: trasportare merci tra Americhe e Asia, attraverso Senegal e Dubai.
Negli ambienti renziani, nessuno vuol rilasciare commenti sugli eventuali interessi del senatore di Italia Viva. La multinazionale Iss Global Forwarding, nella cui filiale italiana è presente Carrai, potrebbe però essere la pedina costruita per partecipare a questa partita che unisce interessi politici ed economici.