Matteo Berrettini è il primo finalista di Wimbledon, terzo Slam del 2021 in corso sui campi in erba dell’All England Club di Londra. Il 25enne tennista romano, numero 9 del ranking e settima testa di serie, ha sconfitto in semifinale il polacco Hubert Hurkacz, n.18 Atp e 14 del seeding, con il punteggio di 6-3 6-0 6-7(3) 6-4, maturato in due ore e 39 minuti di gioco. Per il titolo, l’azzurro sfiderà il vincente dell’altra semifinale, che vedrà opposto il numero 1 del mondo e del tabellone, il serbo Novak Djokovic, al canadese Denis Shapovalov, testa di serie numero 10.
“Non ho parole, davvero. Mi serviranno un paio d’ore per capire quello che è successo. Ho giocato una grande partita davanti alla mia famiglia e tutti il team” ha detto Berrettini ai microfoni di Sky Sport, dopo aver sconfitto in semifinale il polacco Hurkacz. “Non avrei mai sognato qualcosa del genere. E’ un sogno troppo grande – ammette il tennista romano -, invece ci sono. Io cerco sempre di essere al meglio dal punto di vista mentale, tattico e tecnico”.
“Al terzo set – ha raccontato Berrettini – ero convinto di vincere e invece ho perso, cosi’ mi sono detto che dovevo reagire. Ricordo quando entrai qui per la prima volta due anni fa contro Federer, una partita che ho perso ma che mi ha aiutato tanto a crescere e ad essere qui oggi. Se guarderò l’altra semifinale Djokovic-Shapovalov? Sarà difficile non seguirla, mi conviene guardare, auguro buona fortuna ad entrambi. Devo crederci porterò qui la bandiera dell’Italia”.