Nerissimo. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non vuole passare per quello che dorme mentre il Paese butta a mare i miliardi del Pnrr. Per questo ha convocato la premier Meloni, e in due ore di colloquio le ha chiesto garanzie sui progetti. Due ore che la Presidente del Consiglio non dimenticherà facilmente. La storiella dei ritardi accumulati da Mario Draghi, per quanto parzialmente vera, al Quirinale non interessa affatto. Ora c’è lei, Giorgia, al timone, e tocca a lei scongiurare una sconfitta che resterebbe storica per l’Italia.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non vuole passare per quello che dorme mentre il Paese butta a mare i miliardi del Pnrr
Intanto in Europa le cose procedono più spedite. E mentre Bruxelles ci accorda un altro mese per emettere il verdetto sui 55 obiettivi che l’Italia doveva centrare entro la seconda metà del 2022, e che danno diritto alla rata da 19 miliardi, la Spagna si aggiudica la terza tranche di aiuti europei per il suo Pnrr (in totale sei miliardi di euro). Naturale, quindi che il “caso” siamo noi.
“È molto difficile fare valutazioni adesso su una possibile ulteriore proroga” sulla spesa dei fondi del Pnrr, ha detto ieri il commissario Ue all’Ambiente, Virginijus Sinkevicius. Il Pnrr “non è stato calato dall’alto dalla Commissione sulla realtà italiana” ma è “un piano italiano e l’attuazione dev’essere altrettanto italiana. Spero fortemente che il governo possa reperire le risorse, soprattutto le risorse umane che possano consentire di attuare nei tempi previsti il piano”.
A chi gli chiedeva dei progetti per lo stadio a Firenze e il ‘bosco dello sport’ a Venezia, inseriti nel nostro Pnrr, per i quali la Commissione ha chiesto delle valutazioni supplementari, il commissario ha risposto: “Capisco che si parla di attività sportive e di calcio che è una parte importante della cultura italiana per la quale vi ammiriamo, ma è anche chiaro fin dall’inizio che i fondi per la resilienza devono essere destinati a investimenti volti ad accurare la resilienza e a consentire la creazione di nuovi posti di lavoro. Non possiamo concentrare gli interventi su strutture che a lungo termine non andranno a beneficiare da questo punto di vista ma anzi potrebbero richiedere ulteriori interventi di manutenzione”.
La Commissione europea ha lanciato poi una mappa interattiva online che permette di seguire in tempo reale l’avanzamento dei progetti sostenuti dal Recovery fund e attuati sul campo dagli Stati membri.