“Mariupol è stata torturata a morte, la città portuale dell’Ucraina orientale è un esempio di come la tortura e la fame siano usate come armi di guerra dai russi, che pensano di restare impuniti in quanto potenza nucleare”. È quanto ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando al think tank londinese Chatham House.
“Mariupol è stata devastata. L’intera città è stata distrutta”
“Tanta disumanità e crudeltà – ha detto ancora il presidente ucraino – è il modo in cui l’esercito russo tratta le persone. La morte non viene causata dalla guerra, da un evento militare. Qui le persone sono state torturate a morte. Questo è terrorismo e odio”.
Zelensky: “La Russia continuerà ad attaccare l’Ucraina finché non la fermeremo”
Quanto sta accadendo, ha detto Zelensky, è frutto “dell’atteggiamento bestiale” dei militari russi. Il presidente russo ha poi aggiunto che “Mariupol è stata devastata” e che ”l’intera città è stata distrutta”. Il presidente ucraino è tornato a sostenere che l’Ucraina ha bisogno di armi e di attrezzature per rompere l’assedio all’acciaieria Azovstal e ha dichiarato che “la Russia continuerà ad attaccare l’Ucraina finché non la fermeremo”.
“La situazione nell’acciaieria è ora critica. E’ stata critica a lungo e ora sta peggiorando” ha detto, invece, Mykhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo la Azovstal di Mariupol parlando alla Bbc. “La cosa peggiore – ha aggiunto – è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei. Ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti. Ora non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi perché non riusciamo ad uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano”.
Il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha informato che è in corso la “fase successiva” per il trasferimento dei civili ucraini dall’impianto dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. “L’Ucraina continuerà a fare di tutto per salvare tutti i civili e i militari”, ha promesso Yermak, ringraziando l’Onu.