Mariupol è caduta in mano ai russi? Le ultime news di oggi: le dichiarazioni del battaglione Azov e del presidente americano Joe Biden sull’annuncio di Mosca.
Mariupol è caduta in mano ai russi? Biden: “Non ci sono prove”
Nella giornata di giovedì 21 aprile, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che “Maiupol è sotto controllo russo” e ha sospeso l’attacco all’acciaieria di Azovstal, ordinando alle truppe di bloccare l’area in modo tali che “non voli una mosca”.
Nella tarda serata, dopo le smentite di Kiev rispetto alla caduta di Mariupol, è intervenuto anche il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Il leader americano, pronunciando un discorso dalla Casa Bianca, ha sottolineato la mancanza di prove concrete che dimostrino la caduta della città portuale ucraina situata nella parte orientale del Paese.
Nel commentare la presunta caduta di Mariupol annunciata dal Cremlino, infatti, Biden ha dichiarato: “Non c’è ancora nessuna prova che Mariupol sia completamente caduta in mano ai russi. È discutibile che Putin abbia il controllo di Mariupol: quello che sappiamo è che dovrebbe permettere il funzionamento dei corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili – e ha aggiunto –. Qualunque altro capo di Stato lo farebbe in queste circostanze”.
Battaglione Azov su Mariupol caduta in mano ai russi: “Finché siamo qui, la città è di Kiev”
In relazione alla caduta di Mariupol, si è espresso anche il vicecomandante del battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, che si trova all’interno dell’acciaieria Azovstal. Il militare, intervistato dalla BBC, ha dichiarato: “Ho sempre detto che finché siamo qua Mariupol rimane sotto il controllo dell’Ucraina. Tutti gli edifici nell’area della Azovstal sono praticamente distrutti. Hanno gettato bombe pesanti, bombe anti-bunker che provocano un’enorme distruzione. Abbiamo persone ferite e morte all’interno dei bunker. Alcuni civili sono intrappolati sotto gli edifici crollati”.
Amministrazione Mariupol: “Fino a 9.000 civili nella fossa comune nei pressi della città”
L’amministrazione locale di Mariupol, in considerazione delle immagini satellitari della fossa comune che è stata notata in prossimità della città e che sono state pubblicate da Maxar, ha comunicato: “Fino a 9.000 residenti di Mariupol potrebbero essere sepolti in una fossa comune a Manhush, una cittadina a 20 chilometri a ovest della città portuale ucraina assediata dalle forze di occupazione russe”.
Le informazioni scaturite dalle immagini satellitari, infatti, suggeriscono che nella fossa comune potrebbero essere stati abbandonati i corpi di circa 3.000-9.000 civili. La notizia è stata riportata dal Kyiv Independent.
In totale, pare che circa 22.000 cittadini che abitavano la città di Mariupol potrebbero essere stati uccisi dalle truppe russe dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, avviata lo scorso 24 febbraio 2022.
Zelensky: “No di Mosca a cessate il fuoco per la Pasqua Ortodossa”
Intanto, nella mattinata di venerdì 22 aprile, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha diffuso un nuovo messaggio alla Nazione, svelando che “sfortunatamente la Russia ha rifiutato la proposta di una tregua per la Pasqua ortodossa”, contrariamente a quanto chiesto anche da Papa Francesco nelle ultime ore.
Il presidente Zelensky, inoltre, ha spiegato: “Questo dimostra quanto i leader di questo Stato tengano in considerazione la fede cristiana”.