Bisogna accelerare la Brexit per diminuire le incertezze sui mercati. Il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, indossa i panni del falco, invitando ad “avviare prima possibile il processo negoziale” con Londra. Nel corso dell’audizione in commissione affari economici dell’Europarlamento, il numero uno dell’Eurotower ha usato toni decisi per cercare di ridare serenità all’Ue. Certo, la sola cacciata della Gran Bretagna non può bastare. È necessario “rafforzare la ripresa, preservare la stabilità finanziaria e affrontare le restanti vulnerabilità dell’unione economica e monetaria”, ha scandito.
“Più sovrannazionale è il problema, più è efficace una risposta collettiva. Questo era l’approccio pragmatico che i padri fondatori”, ha ricordato Draghi. Per quanto riguarda le banche italiane, osservate speciali in questo periodo, “il miglior contributo che la Bce possa dare è assicurare che la supervisione e la regolamentazione sia ben concepita e attuata”. Quindi il governatore non ha voluto commentare le possibili turbolenze derivanti dall’esito del referendum: insomma a Francoforte vogliono evitare parole equivoche sul voto del 4 dicembre.
Il presidente della Bce ha parlato anche di incertezza geopolitica quale rischio principale: ” “Guardando agli eventi recenti, l’incertezza geopolitica è diventata la maggiore fonte di incertezza per i prossimi mesi”, ha spiegato Draghi all’Europarlamento, sottolineando che sebbene i mercati si siano dimostrati “più resilienti che qualche anno fa”, resta “molto difficile sapere quale impatto avrà”. Per questo, ha sottolineato, “dobbiamo continuare con la ripresa”, ma anche “con il mercato unico” e con “la preservazione della stabilità finanziaria” su cui “non dobbiamo tornare indietro”.
Sulle turbolenze delle banche italiane il numero uno della Bce ha spiegato: “è fuori dalle nostre competenze”, in risposta all’eurodeputato del M5S Marco Valli che chiedeva se la Bce preveda misure speciali per gli istituti italiani, anche in vista del referendum. Sul debito dell’Italia Draghi ha detto: “Il debito dell’Italia è sostenibile ma resta vulnerabile”.