Mario Draghi e sua moglie Maria Serenella Cappello hanno ottenuto da Banca Passadore un mutuo per una villa da 13,5 vani sulla Riviera del Brenta. Banca Passadore ha concesso ai due coniugi la somma di un milione e mezzo di euro. Rimborsabile in venti anni a partire dal primo gennaio 2021. Si tratta, come ha precisato successivamente Palazzo Chigi, della rinegoziazione di un vecchio prestito. E non, quindi, di un nuovo acquisto.
Tutta la storia del mutuo concesso a Mario Draghi per una villa con la moglie Serenella
La storia è stata raccontata sul Tempo dal direttore Franco Bechis. Che ha anticipato la dichiarazione patrimoniale e reddituale del premier e dei ministri non parlamentari del nuovo governo (deve essere pubblicata entro maggio).
L’atto è stato registrato dal notaio Alessandra Temperini a Roma il 22 luglio 2020. «Banca Passadore ha concesso a titolo di mutuo alla parte finanziata, signori Draghi Mario e Cappello Maria Serenella, che hanno accettato, la somma di euro 1.500.000 (…). – si legge nell’atto – Il rimborso del mutuo avverrà in 20 anni a partire dal primo gennaio 2021. La parte finanziata si è obbligata per sé, per i suoi eredi, successori e/o aventi causa con vincolo solidale e indivisibile fra di loro, a restituire la somma mutuata entro la scadenza pattuita con ammortamento in numero 40 rate semestrali posticipate (…). Il tasso di interesse la banca l’ha fissato nella misura dell’1,220% nominale annuo per tutta la durata del finanziamento-Taeg/i.s.c. 1,251%»
Bechis fa notare che nel momento della sottoscrizione di quel finanziamento l’attuale premier e la consorte avevano 72 anni. E mancavano per la signora pochi giorni e per il marito poco più di un mese al compimento del 73esimo compleanno: “È praticamente impossibile che un istituto di credito conceda a quella età un mutuo ipotecario ventennale la cui ultima rata dovrebbe essere pagata quando entrambi i debitori avrebbero 93 anni. La stragrande maggioranza degli istituti di credito concede per l’ultima volta un mutuo ventennale anche al più affezionato dei clienti all’età anagrafica di 55 anni, in modo che sia tutto estinto entro il 75esimo anno”.
La villa sulla Riviera del Brenta di Mario Draghi e della moglie Maria Serena Cappello
Il mutuo può passare ai figli, che quindi dovranno occuparsi della sua estinzione. Ma, fa notare il Tempo, per legge gli eredi possono rinunciare all’eredità. E, come ha precisato Palazzo Chigi, si tratta della rinegoziazione di un altro mutuo esistente. La villa apparteneva alla famiglia originaria di Draghi, che l’ha ricevuta in eredità insieme al fratello Marcello e alla sorella Andreina rilevandone poi le quote.
La villa e i terreni che la circondano appartenevano all’attuale presidente del Consiglio da sempre: lì era solito andare in vacanza da bambino, e qualcuno ancora se lo ricorda da quelle parti. Ma villa Badoer-Draghi (questo il suo nome di battesimo) di mutui ne ha visti passare parecchi nella sua lunga storia, anche per le ristrutturazioni necessarie ma complicate per i vincoli posti dai Beni culturali sulla zona di interesse storico e artistico.
Il nuovo mutuo ha la funzione di sostituire quello che esisteva in precedenza, migliorandone ovviamente le condizioni e allungandone la vita residua.