Niente più tour e foto da postare né filmati pirata per Maria Rosaria Boccia alla Camera. L’imprenditrice ex (non) collaboratrice dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano infatti è stata bandita da Montecitorio fino a data da destinarsi. A sancirlo, martedì, il Comitato per la sicurezza di Montecitorio, presieduto da Sergio Costa, che “alla luce della violazione della regola che vieta l’effettuazione e la diffusione di foto e video senza autorizzazione, ha stabilito, sulla scorta di precedenti analoghi, di interdire l’accesso alle sedi della Camera dei deputati alla Signora Maria Rosaria Boccia, fino a diversa deliberazione degli organi competenti”.
“Nel caso in oggetto la violazione ha riguardato siti particolarmente sensibili, tra cui la Galleria dei Presidenti e il Transatlantico”, precisa un comunicato del Comitato.
Indagini e fascicoli sulla ex coppia Sangiuliano-Boccia
Ma l’espulsione dell’influencer è solo una (piccola) onda nella tempesta scatenata dall’affaire di cuore e di potere. Una tempesta che passerà anche per le aule giudiziarie. Il Tribunale dei ministri è infatti in attesa del fascicolo d’inchiesta aperto dalla procura della Repubblica di Roma dopo l’esposto dell’Avs Angelo Bonelli. Le ipotesi di reato sono peculato, rivelazione e diffusione del segreto d’ufficio.
Il tribunale avrà 90 giorni di tempo per svolgere le attività istruttorie, comprese quelle d’indagine, che verranno delegate ad una delle quattro forze di polizia, che potranno anche effettuare interrogatori e acquisizione di sommarie informazioni testimoniali. Dopo l’istruttoria, il Collegio potrà o archiviare definitivamente o, nel caso in cui vengano ravvisati reati, rimandare il fascicolo al procuratore capo di Roma, per chiedere l’autorizzazione a procedere.
Sotto la lente le spese e l’utilizzo della coppia dell’auto blu
Sotto la lente degli inquirenti le presunte spese, pagate secondo l’accusa con i fondi del Mic alla (non) consulente e l’utilizzo dell’auto blu, che potrebbe essere stata usata per favorire gli spostamenti della Boccia, in diverse occasioni (come il concerto dei Coldplay e de Il Volo).
Le spese saranno analizzate a fondo anche dalla Corte dei Conti, che due giorni fa ha aperto un fascicolo. Intanto, fa sapere, Silverio Sica, difensore di Sangiuliano, che a breve presenterà un esposto contro Maria Rosaria Boccia.
Giuli in aula per dare conto delle “eredità” di Sangiuliano
Ma la tempesta investe tutto il ministero. Mercoledì il neo-ministro Alessandro Giuli sarà in aula per rendere conto del giro di nomine firmate in extremis da Sangiuliano, quelle cioè dei 18 componenti della commissione incaricata di finanziare i film con contributi pubblici.
Ma Giuli dovrà anche sbrogliare il caos G7 della cultura, rendendo conto di appalti, consulenze e programmi ereditati da Sangiuliano. “A pochi giorni dall’inizio del G7, le delegazioni internazionali e le diverse istituzioni coinvolte non sono ancora nella disponibilità del programma definitivo”, sottolinea la Pd Irene Manzi.
Sindacati del Mic sul piede di guerra
Ma ancora non è finita. Giuli dovrà affrontare anche i sindacati del Mic, sul piede di guerra per la riorganizzazione del ministero lasciata in dote da “Genny” e attuata senza interpellare i lavoratori: “Mai era accaduto nella storia recente di questo dicastero che un ministro procedesse alla firma del decreto ministeriale di articolazione degli uffici dirigenziali, in attuazione del nuovo Regolamento di Organizzazione, senza inviare i testi alle organizzazioni sindacali, dentro il quadro dell’informativa dovuta alle stesse. Cosa invece che è accaduta con il suo predecessore” e ciò costituisce “un fatto grave”, sottolineano le organizzazioni sindacali.