Sulla Mare Jonio è braccio di ferro tra la ong Mediterranea e il ministro Matteo Piantedosi. Secondo l’organizzazione “rispondendo in Senato” sull’attacco armato effettuato lo scorso 4 aprile in acque internazionali da parte di una motovedetta libica “contro naufraghi in acqua e i soccorritori della nave italiana Mare Jonio, il ministro Piantedosi ha mentito al Parlamento“.
A dirlo è la ong Mediterrana Saving Humans con una lunga nota in cui si legge che “il titolare dell’Interno ha affermato che la nostra Mare Jonio sia intervenuta in un momento successivo, avvicinandosi alla motovedetta Fezzan quando questa aveva già assolto gli obblighi di salvataggio in Mare”. Ma, secondo loro, tutto ciò “è clamorosamente falso” e a testimoniarlo sono “nuove immagini video” pubblicate dalla ong.
Il racconto della ong Mediterrana Saving Humans
In queste si vede “l’imbarcazione in pericolo con oltre 45 naufraghi a bordo alle ore 16:40 del 4 aprile” e “il nostro Team Rescue inizia le operazioni di soccorso quando sulla scena non c’è nessun’altra imbarcazione presente. Anzi, proprio durante il nostro intervento, si può ascoltare la motovedetta libica che, distante ancora alcune miglia, chiede via radio vhf alla Mare Jonio informazioni sulla barca in pericolo”.
“La cosiddetta guardia costiera libica arriverà infatti, a grande velocità, soltanto venti minuti dopo l’inizio del soccorso, alle ore 17:00, quando il nostro Team ha già distribuito i giubbotti di salvataggio ai naufraghi e si sta apprestando a trasferire le prime persone sulla Mare Jonio”. “Il ministro Piantedosi ha quindi mentito al Parlamento. E lo ha fatto sapendo di mentire“.
Infatti, “al momento dello sbarco delle 56 persone soccorse, nel porto di Pozzallo lo scorso 5 aprile, i nostri Comandante e Capomissione non solo hanno reso spontanee dichiarazioni all’Autorità marittima ricostruendo puntualmente i fatti avvenuti, ma hanno anche consegnato documentazione fotografica e video sia alla Guardia Costiera italiana sia alle forze di Polizia direttamente dipendenti dal Viminale presenti al molo” ha concluso Mediterrana Saving Humans.
Mare Jonio, il Viminale smentisce tutte le accuse
Una ricostruzione fortemente avversata da fonti del Viminale che hanno confermato come dagli atti ufficiali emergerebbe che la Mare Jonio avrebbe operato in violazione delle indicazioni fornite dal Centro di coordinamento del soccorso marino libico. Insomma l’imbarcazione avrebbe ignorato i reiterati inviti a lasciare l’area, finendo per intralciare le operazioni di salvataggio da parte della guardia costiera libica.