Alluvione nelle Marche: mentre continuano le ricerche dei soccorritori con il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco, la Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e inondazione colposa. Allo stesso tempo. si cercano di individuare e capire le cause della tragedia che ha colpito la Regione.
Marche, alluvione: la Procura di Ancona indaga per omicidio colposo
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e inondazione colposa ancora a carico di ignoti. Le indagini, affidate al Nucleo Investigativo dei carabinieri, sono coordinate dal procuratore aggiunto, Valentina D’Agostino e la pm Valeria Cigliola. Per iniziare, la Procura ha deciso che i corpi delle vittime siano sottoposte ad una Tac con solo esami sterni e senza ancora effettuare autopsia. L’incarico è stato affidato alla Medicina Legale dell’ospedale di Torrette.
Intanto, continuano le ricerche dei dispersi e si cerca di ripristinare, dov’è possibile, una situazione normale nei luoghi colpiti dall’alluvione. La Prefettura di Ancona fa sapere che “sono impegnate 200 unità dei vigili del fuoco, 100 dei carabinieri, 50 polizia di Stato e 30 della Guardia di Finanza. I vigili del fuoco hanno allestito tre posti di comando avanzato nei Comuni di Barbara, Senigallia e Ostra della Provincia di Ancona”.
Il Cnr interviene sulle cause della pioggia record e fiumi esondati
Dopo la tragedia, molti si chiedono come sia stata possibile una catastrofe simile. L’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche ha cercato di dare qualche risposta: “La perturbazione che nelle ultime ore si è concentrata nelle aree dell’Appennino marchigiano ha causato numerosi e gravi effetti al suolo quali frane e esondazioni dei torrenti – spiega Paola Salvati del Cnr-Irpi – I dati registrati dai sistemi di monitoraggio delle precipitazioni della rete pluviometrica nazionale che Cnr-Irpi importa con cadenza oraria evidenziano che nel pomeriggio-sera di giovedì 15 settembre l’intensità della pioggia registrata al pluviometro di Cantiano (PU) è risultata essere la più intensa degli ultimi 10 anni”.
Una pioggia da record caduta in pochissime ore che ha aumentato in modo consistente la portata di torrenti e fiumi. “In particolare – spiega ancora Salvati riferendosi ai dati raccolti a Cantiano – per quel pluviometro la cumulata delle precipitazioni registrata nell’intervallo orario 17:00-21:00 è stata di 265 mm. Le intensità orarie più violente si sono avute tra le 19:00 e le 20:00 con 76mm/h, che arrivano al picco di 90 mm/h tra le 20:00 e le 21:00. Tali misure di pioggia hanno incrementato le portate di torrenti e fiumi che hanno causato ingenti danni e vittime nella provincia di Ancona”.
Inoltre, “nelle aree interessate dalla perturbazione del 15 settembre si sono in più occasioni registrate vittime a causa delle esondazioni dei fiumi, come già avvenuto ad esempio nel 2014, quando nei territori di Senigallia e Ostra Vetere (AN) si registrarono 3 vittime. In generale, analizzando i dati del Catalogo per un periodo temporale più ampio e a scala nazionale, nei 22 anni tra il 2000 ed il 2021 le regioni con il più alto numero di vittime per fenomeni di inondazione sono state la Toscana (27), la Sicilia (25), la Sardegna (24) e la Liguria (24). Durante lo stesso periodo la regione Marche ha subito vari eventi alluvionali che hanno in totale causato 7 vittime”, commenta Salvati.
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