L’obiettivo è l’effetto-80 euro: con quella mossa Matteo Renzi conquistò alle Europee un consenso straripante. In vista del referendum, quindi, il presidente del Consiglio ha calato sul tavolo un’altra carta: l’aumento delle pensioni previsto dalla Legge di Bilancio approvata dalla Camera in prima lettura.
“Nella legge di bilancio sono previsti 30-50 euro in più al mese per le pensioni più basse, quelle sotto i mille euro”, ha sottolineato Renzi. Il premier ha difeso l’intero impianto del provvedimento che passerà all’esame del Senato. “La manovra risponde alle esigenze di chi va nei mercati rionali, non dei mercati finanziari”. Ma soprattutto Renzi ha tranquillizzato tutti: “Quello che avverrà in caso di vittoria del sì e del no non ha a che fare con la legge di Stabilità, perché è ben impostata e nessuno potrà rimetterne in discussione i capisaldi”.
Il presidente del Consiglio ha anche spiegato: “Le riforme strutturali sono il principale asset per il futuro dell’Italia, noi pensiamo che le riforme strutturali siano ciò di cui l’Italia ha bisogno”. Ma d’altra parte: “Il sistema istituzionale italiano ha molti elementi di garanzia, un governo c’è sempre, politico, tecnino o superpolitico o supertecnico. Noi faremo di tutto perché l’Italia sia in condizione di affrontare le sfide del futuro. Sono certo e convinto, mi sembra del tutto evidente che se l’Italia avrà modo di approvare la riforma costituzionale questo sarà un Paese sarà più forte”.
Ma dall’opposizione arrivano le prime proteste: “Davvero incredibile il rispetto istituzionale del premier e del suo ministro dell’economia che, incuranti e indifferenti al fatto che contemporaneamente in Parlamento si votava la manovra, partecipavano all’ennesimo show a favore di telecamere”, ha commentato il deputato di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. “Il loro posto forse in queste ore era nell’Aula di Montecitorio. Questo episodio la dice lunga sulla loro sensibilità istituzionale”, ha aggiuno l’esponente di Si.