Manovra, dalla Quota 41 al canone Rai: per Salvini si preannuncia un completo fallimento

La manovra si preannuncia una débâcle totale per Salvini: dalla Quota 41 allo sconto sul canone Rai, dovrà ingoiare diversi bocconi amari.

Manovra, dalla Quota 41 al canone Rai: per Salvini si preannuncia un completo fallimento

Una serie di sgambetti a Matteo Salvini. Che arriveranno proprio dal suo compagno di partito e ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. In vista della manovra, racconta la Repubblica, si inizia a definire il quadro delle misure che il governo vuole mettere in campo. Con qualche sacrificio da chiedere ai leader di partito: ognuno dovrà rinunciare a qualcosa. Ma Salvini, probabilmente, a qualcosa in più.

La prima doccia gelata per il vicepresidente del Consiglio dovrebbe arrivare durante il vertice del 30 agosto, durante il quale la presidente Giorgia Meloni gli comunicherà che la Quota 41 non si farà quest’anno, neanche in versione light. Giorgetti ha già deciso: sulle pensioni anticipate si stringerà ancora. Al massimo potrebbero essere innalzate quelle minime, accontentando la richiesta di Antonio Tajani. Per la Quota 41 è tutto rinviato, quindi, almeno per quest’anno.

Non solo pensioni, sulla manovra solo bocconi amari per Salvini 

Salvini dovrà incassare anche altri bocconi amari con una manovra che si annuncia di austerità, con in più il peso del Patto Ue che rende Giorgetti ancor più cauto. Il ministro dell’Economia, insieme a Meloni, è già pronto a tagliare alcuni bonus e altre misure. 

Qualche novità potrebbe arrivare anche sull’assegno unico: quest’anno non ha funzionato del tutto, con una parte delle risorse rimaste inutilizzate. E allora si punta a ricavare qualche risparmio da qui. Ma non solo, perché qualche altro risparmio potrebbe arrivare proprio a spese di Salvini e dello sconto sul canone Rai introdotto nel 2024. Il taglio potrebbe saltare. Nel 2024 si è passati da 90 a 70 euro, con un costo per lo Stato di 400 milioni. Soldi che oggi servono assolutamente. 

Meloni vuole spenderli in altro modo, per esempio sostenendo le donne lavoratrici, allargando la platea del sostegno: oggi va solo alle lavoratrici dipendenti, potrebbe essere esteso ad autonome e partite Iva. Infine Giorgetti, oltre a dover confermare il taglio del cuneo fiscale, punta anche a un sostegno maggiore alle imprese e al ceto medio, per esempio con la revisione delle aliquote fiscali. Tutte misure su cui Salvini punta poco e che potrebbero essere introdotte a scapito proprio delle promesse del leader leghista.