La polizia manganella selvaggiamente i pacifici studenti che manifestano per la tregua a Gaza. Non ci vuole molto a capire che, di questo passo, presto rinasceranno le Brigate Rosse.
Walter Belleri
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Gentile lettore, abbiamo visto tutti, a Pisa, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, la polizia pestare adolescenti di 16-17 anni, quasi bambini, che non avevano bastoni né caschi, maschere, scudi, pietre, niente. Ragazzi indifesi, teste sanguinanti, dita spezzate. Pare che per le forze dell’ordine chiedere la pace a Gaza sia un crimine. Non posso escludere che queste violenze provochino reazioni contrarie, forse fino alla rinascita del terrorismo, come lei paventa. Non è una questione di polizia: il problema è il governo, dalla Lega a FdI passando per gli ipocriti finti liberali di FI. La Lega è arrivata ad avanzare una proposta di legge che, col pretesto di combattere il razzismo (sì, proprio la Lega!), mira a mettere fuorilegge ogni manifestazione di piazza o del pensiero che critichi Israele, così che finirebbe sul banco degli imputati perfino il Cardinale Parolin che ha espresso “sdegno per la carneficina a Gaza”. E poi c’è la Meloni, “una madre, una cristiana”, che quando era all’opposizione voleva abolire i reati d’opinione e ora invece appoggia sia i manganellatori (“siamo con la Polizia senza se e senza ma” fa scrivere), sia i crimini di Israele: l’Italia è stata la prima al mondo a chiudere i finanziamenti all’Unrwa, l’agenzia Onu che assiste i palestinesi. I ragazzi ora vedono che roba è diventata la nostra democrazia. Dalla caduta di Mussolini non avevamo mai avuto un governo così fascistoide.
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