di Stefano Sansonetti
Vade retro. Ora che è imputata nel processo Vatileaks sono in tanti a prenderne le distanze. Meglio non far sapere che un tempo si era in contatto con quella pr-lobbista che con dinamismo e linguaggio colorito era riuscita a inserirsi nella Roma che conta. O che fa finta di contare. Ma si sa, nella capitale l’abito fa il monaco. E c’è stato un momento in cui Francesca Immacolata Chaouqui era così in auge da spingere molti manager, imprenditori, lobbisti e giornalisti a fare la fila per partecipare a un evento in cui lei era ospite. Una delle più fastose celebrazioni della “papessa”, all’epoca appena approdata alla corte di Papa Bergoglio, andò in scena nel novembre del 2013.
LA FESTA
In quell’occasione il gran cerimoniere dell’ascesa della Chaouqui fu Paolo Messa, animatore del pensatoio-rivista Formiche. Proprio l’associazione di Messa, molto vicino all’ex capo dei servizi segreti Gianni De Gennaro e oggi assurto al rango di consigliere di amministrazione della Rai, organizzò uno dei suoi “aperithink”, funambolico gioco di parole che intendeva far capire come con Formiche in campo un aperitivo fosse sempre pensante e pensato. In un ristorante nel centro di Roma si riunirono numerosi profili, tutti affamati di Chaouqui e di cibo. Tra i tanti accorsi a omaggiare la pr, per esempio, c’era Clemente Senni, vicepresidente corporate affairs di Alitalia. Esperto di comunicazione, attività a cui si è sempre dedicato, Senni era anche tra coloro che sull’ormai famosa terrazza della prefettura per gli Affari economici del Vaticano parteciparono al buffet Vip animato dalla stessa Chaouqui e da monsignor Lucio Vallejo Balda per assistere alla canonizzazione di Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII. Tornando all’aperitivo organizzato da Formiche per la pr, un altro a intervenire fu Giovanni Arrigoni, presidente di Qui!Group, colosso dei buoni pasto che in Italia fa incetta di appalti plurimilionari della Pubblica amministrazione.
GLI ALTRI
Ancora, tra gli attenti ascoltatori delle riflessioni di Messa e Chaouqui c’era pure Michelangelo Suigo, direttore della relazioni istituzionali di Vodafone, assiduo frequentatore degli appuntamenti mondani e a sua volta presidente di “La Scossa”, uno degli ormai sempre più numerosi think tank che sulla carta dovrebbero elaborare idee per il futuro del Paese ma che in realtà sono solo tanti centri di lobbying in cui i vari partecipanti cercano di ottenere i loro obiettivi. Stesso discorso per Roberto Race, altro consulente di comunicazione alla perenne ricerca di spazi romani, anche lui presente a quella celebrazione per la Chaouqui. Race è segretario generale di Competere, neanche a dirlo ennesimo pensatoio che arricchisce il firmamento di enti che ambiscono a migliorare l’Italia. All’Aperithink di Formiche, infine, non poteva mancare Corrado Lanino, marito informatico della pr più chiacchierata del momento.
Twitter: @SSansonetti