Tra Mali e Algeria sale la tensione e, con il passare delle ore, all’orizzonte sembra profilarsi un conflitto armato. A far precipitare la situazione è stato l’abbattimento di un drone armato maliano, accusato di aver sconfinato, secondo le forze armate algerine, che hanno duramente protestato definendo l’episodio un “atto ostile”.
In risposta, il governo del Mali — negando che il velivolo senza pilota avesse varcato i confini nazionali — ha accusato l’Algeria di aver compiuto un attacco alla propria integrità territoriale.
Un botta e risposta che ha spinto entrambi i Paesi a chiudere reciprocamente i rispettivi spazi aerei e a mettere in stato di allerta i propri eserciti, in vista di un possibile conflitto che potrebbe scoppiare da un momento all’altro.
Mali e Algeria ai ferri corti. L’abbattimento di un drone maliano porta i due Paesi sull’orlo del conflitto armato
Difficile capire come siano andati realmente i fatti. Al momento, l’unica certezza è che i Paesi del Sahel hanno preso le parti del Mali in massa.
Con una dichiarazione rilasciata dal Consiglio dei capi di Stato dell’Unione del Sahel — che comprende, oltre al Mali, anche Niger e Burkina Faso — è stata annunciata l’intenzione di presentare una denuncia presso gli organismi internazionali, sostenendo di aver subito diversi attacchi da parte dell’Algeria nelle ultime settimane.
Una dichiarazione congiunta contro cui si è scagliato il Ministero degli Esteri algerino, affermando di aver “preso atto con profondo sgomento” delle accuse mosse al Paese dal Consiglio dei capi di Stato dell’Unione del Sahel e di essere pronto a smentire “tutte queste falsità”