Un grande successo il ritorno in piazza, e alle radici della battaglia anticasta e contro i vitalizi, oggi a Roma, per il MoVimento Cinque Stelle. Ed è stata anche la prima apparizione per Luigi Di Maio, dopo le dimissioni dalla guida del Movimento. “Noi siamo orgogliosi di essere cittadini italiani – ha detto Di Maio parlando a Piazza Santi Apostoli – e se oggi siamo qui in piazza è perché chiediamo delle istituzioni all’altezza dell’Italia, quando alcune istituzioni cominciano a non garantire eguaglianza per cui nostri padri e nonni si sono battuti allora noi scendiamo in piazza e ricordiamo a tutti che siamo orgogliosi di essere italiani, ma vogliamo delle istituzioni e una politica all’altezza dei valori che rappresenta quella bandiera”.
“Sono emozionato di vedervi in così tanti a riempire questa piazza – ha aggiunto il ministro degli Esteri – e vi voglio bene sempre di più. Dopo tanti anni con molti opportunisti che facevano il ministro della giustizia, finalmente abbiamo un ministro della giustizia tutto di un pezzo e lo dobbiamo difendere, dobbiamo difendere le sue riforme come quella della prescrizione. Dobbiamo difendere la riforma della prescrizione che dice una cosa molto semplice a certi signori: la giustizia è uguale per tutti e non esistono scorciatoie dalla sentenza, che tu sia innocente grazie a quella sentenza o che tu sia colpevole. Non esistono scorciatoie nei processi. La giustizia è l’unico strumento che abbiamo per tutelare la brava gente che è la maggioranza degli italiani”.
“Siamo qui in piazza per tutelare un bene comune – ha aggiunto Di Maio -, il più alto bene comune che un cittadino possa vedersi garantito: la fiducia nei propri rappresentanti. Se si spezza la fiducia nei confronti della politica e delle istituzioni, nessuno rispetterà più le leggi. Vogliamo tutti uno Stato in cui gli onesti vanno avanti e i furbi vengono puniti. Se il più alto bene comune è la fiducia nel paese e nelle istituzioni allo stesso tempo l’altro bene comune è la giustizia”.
“Noi siamo qui non contro qualcuno – ha detto invece il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede -, noi siamo qui per rivendicare il diritto ad essere il M5S. La piazza di oggi va oltre il tema della vitalizi, siamo qui per dire che l’unico privilegio che deve avere un parlamentare è essere portavoce dei cittadini. Il M5S è cresciuto, non cedendo mai alle provocazioni perché cedendo a queste si fa solo il gioco dei provocatori. Noi andiamo avanti con i nostri valori”.
“Qualcuno ci ha dato per finiti – ha detto il capo politico M5S, Vito Crimi – e pensava di prendersi tutto quello che noi avevano tolto, ma non avevano fatto i conti con voi, con i cittadini. Oggi dimostriamo che quello che abbiamo fatto finora, non si tocca: il reddito di cittadinanza, lo spazza-corrotti, l’abolizione dei vitalizi e nessuno deve mettere il becco sulla prescrizione. Piacerebbe a tanti, ma noi siamo qui e stiamo dimostrando di esserci. A chi pensa che siamo distratti e magari pensa di riappropriarsi di quel privilegio che abbiamo tolto, noi invece oggi abbiamo dimostrato che siamo attenti e vigili e non si scappa. E’ la dimostrazione che la mobilitazione ancora funziona. Le battaglie fatte finora – ha concluso – le porteremo avanti e vigileremo perché nessuno cerchi di cancellare quello che abbiamo fatto finora”
£Una piazza piena di amore verso la buona politica, ma anche piena di rabbia verso chi vuol far tornare i vitalizi” scrive il Movimento Cinque Stelle sulla sua pagina Facebook al termine della manifestazione. “Abbiamo riempito Piazza Santi Apostoli, abbiamo occupato pacificamente anche le strade intorno per dire forte e chiaro #MaiPiùVitalizi. Non è un ritorno alle origini, come qualcuno ha scritto o detto, noi non siamo mai cambiati e lottiamo ogni giorno contro soprusi, privilegi, disuguaglianze”.
“Sono i vitalizi che provano a tornare – aggiungono dal Movimento -, o meglio c’è una casta di irriducibili che con quasi 2000 ricorsi presentati alla Camera e al Senato vuole tornare a godere di pensioni super dorate a spese dei cittadini. Addirittura hanno provato a forzare la mano nel tribunale interno al Senato che deve giudicare sui ricorsi. Non glielo abbiamo consentito. Una manifestazione nata spontaneamente per iniziativa di tanti cittadini sui social è diventata anche l’occasione per rinfrescare la memoria a tutta Italia”.
“Cosa sono questi vitalizi? In piazza lo hanno raccontato i nostri portavoce regionali – concludono i pentastellati -che hanno contribuito a cancellarli anche nelle Regioni, i portavoce nazionali che hanno lavorato per abolirli nel Parlamento e che adesso si stanno battendo contro il tentativo di restaurazione. Soprattutto hanno parlato i cittadini, quelle persone che sanno molto bene cosa significa faticare anni anni per ottenere una pensione. Mentre al governo e in Parlamento lavoriamo ogni giorno contro le mafie, per la giustizia veloce e certa, per abbassare le tasse, per lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, per il salario minimo, per il diritto alla Salute e all’Istruzione, scendiamo in piazza per dire a questi signori che sui vitalizi non ci facciamo prendere in giro. #MaiPiùVitalizi oggi è una festa colorata, piena di persone che vogliono fare la rivoluzione con il sorriso”.