Mahsa Amini: è trascorso un anno dall’uccisione della ragazza iraniana che protestava per i diritti della donna in Iran, il suo Paese. Nel giorno dell’anniversario della sua morte, sono ripresi gli scontri tra manifestanti e polizia. E il padre della ragazza è finito agli arresti domiciliari.
Mahsa Amini, padre della giovane uccisa in Iran arrestato
A un anno dalla morte della manifestante iraniana Mahsa Amini, continuano i problemi e le proteste. Il padre della ragazza uccisa, Amjad Amini, è finito agli arresti domiciliari. L’uomo era stato messo sotto sorveglianza ma soprattutto gli era stato intimato dal governo di non tenere momenti di commemorazione per la figlia. Evidentemente qualcosa è successo perché alla fine la polizia iraniana è intervenuta. “Nel giorno dell’anniversario dell’omicidio di Stato di Jina Mahsa Amini, suo padre Amjad Amini è stato arrestato dalle forze di repressione questa mattina mentre usciva dalla sua casa a Saqqez ed è tornato a casa sua ore dopo”, scrive Iran Human Rights, aggiungendo che secondo le informazioni in suo possesso “la casa della famiglia è attualmente circondata da forze militari e di sicurezza”.
Scontri con la polizia a Teheran
Intanto, in diverse città del Paese, ci sono state manifestazioni di protesta e ricordo della ragazza. Infatti, a Teheran ci sono stati scontri tra manifestanti e la polizia. “Un certo numero di persone che stavano scattando foto e girando video di negozi e centri commerciali e volevano mandarli a media dissidenti all’estero sono stati arrestati dalle forze di sicurezza questa mattina”. Lo ha dichiarato il vice governatore generale della provincia del Kurdistan iraniano Mehdi Ramezani. “Gli arrestati, affiliati a gruppi terroristi anti rivoluzionari, stavano organizzando raduni a Marivan e Sanandaj e pianificavano sabotaggi”, ha aggiunto il funzionario, come riporta il funzionario Irna.