Il fotografo Giordano Cipriani racconta per La Notizia uno dei più grandi raduni di esseri umani sulla terra.
Secondo la mitologia Hindu, il rito del Kumbh Mela celebra la vittoria degli dei su i demoni durante una violenta battaglia per la conquista di un nettare capace di rendere immortali.
Il mito racconta che quando uno degli dei ha spiccato il volo portando il boccale nel cielo, il nettare è stato versato sulle città indiane di Allahabad, Nasik, Ujjan e Haridwar.
Il rituale purificatore del Maha Kumba Mela riunisce moltissimi milioni di Hindu, ricchi e poveri, che simbolicamente lavano via i propri peccati nel sacro fiume Gange.
Per tutta la durata dei 55 giorni, i devoti si immergono nel fiume, si lavano e praticano altre cerimonie sulle rive del Triveni Sangam, il punto in cui si uniscono il Gange, il fiume Yamuna e il leggendario fiume Saraswati. Lì si raccolgono i Sadhu e Sadhvi (gli uomini sacri e le donne sacre).
Cipriani si trovava in quei luoghi, in mezzo a quella folla di esseri umani; le sue fotografie sono intime, scattate da vicino, e come c’era da aspettarsi da uno come lui, in alcuni casi bagnate.