Continua la discesa di Piazza Affari (-3,3%), maglia nera tra le principali Borse europee, che comunque sono tutte in rosso. Sullo sfondo i rinnovati timori per la pandemia, mentre gli investitori guardano soprattutto a riuscire a prevedere l’andamento dell’inflazione, con attesa per il meeting Bce di giovedì.
A Milano, mentre in Italia sono al vaglio misure più restrittive sull’uso del “green pass”, il titolo più pesante del listino principale è Enel (-5%) e sono in deciso calo Exor (-3,9%), Cnh (-3,3%), tra le auto Stellantis (-3,7%), fra le utility A2a.
Male a Milano anche le banche: Bper (-3,4%), Fineco (-3,3%), Unicredit (-3,2%) e Intesa (-2,8%). In decisa controtendenza Diasorin (+0,5%), tra i farmaceutici, cosi’ come non cede molto Recordati (-0,7%) e cerca di arrivare a galleggiare Amplifon (-0,3%).
Col greggio in deciso calo, (wti -2,7%) a 69,8 dollari al barile, dopo la decisione della vigilia dell’Opec plus di aumentare la produzione, ne patiscono i petroliferi, da Saipem (-3,2%) a Eni (-2,9%) e nell’impiantistica Tenaris (-2,1%).
Perdite significative alla Borsa di Milano anche per Tim (-3,4%), nonostante la guidance aggiornata in meglio, nell’industria per Buzzi (-3,2%) e tra i semiconduttori per Stm (-3,2%), soffre Poste (-2,9%) e Mediaset (-3,5%). Tra i titoli a minore capitalizzazione, tonfo di Fiera Milano (-5,7%), Webuild (-5,1%) e Maire Tecnimont (-4,8%), stretto un accordo con Sap per la digitalizzazione. Perde Brembo (-2,1%), aperto il primo centro di eccellenza nella Silicon Valley.