Un arsenale da guerra e giovani rampolli pronti a tutto pur di far risorgere, dopo anni di inchieste, processi e arresti, la potente famiglia siciliana dei ‘Santapaola Ercolano’. Questo è quanto emerge dall’inchiesta Leonidi bis, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, per la quale sono state eseguite 13 misure cautelari a carico di altrettante persone accusate, a seconda delle posizioni, di associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. Il gruppo, secondo la Procura etnea, è stato colpito da questo blitz dei Carabinieri proprio mentre stava tentando, con non poca difficoltà, di riorganizzarsi dopo anni di batoste giudiziarie.
Mafia in Sicilia, arrestate tredici persone che volevano ripristinare l’antico potere della famiglia Santapaola Ercolano
Per riuscire nel loro intento, come emerge dall’inchiesta, era in pieno corso uno scontro generazionale tra la vecchia guardia, capace di dirigere il sodalizio criminale anche da dentro le mura del carcere, e i giovani spregiudicati rampolli del clan. Tensioni che, secondo gli inquirenti, stavano per sfociare in un omicidio, scongiurato dagli agenti mentre era ancora in fase di progettazione, ai danni di un esponente del clan rivale dei ‘Cappello-Bonaccorsi’.
Durante il blitz sequestrata droga e un vero e proprio arsenale
Durante il blitz, arrivato dopo diciotto mesi di incessanti indagini, gli investigatori hanno sequestrato un vero e proprio arsenale composto da cinque fucili da caccia, una mitragliatrice, due pistole e oltre 350 munizioni di vario calibro, oltre a un chilo di cocaina, sei chili di hashish, un giubbotto antiproiettile e un lampeggiante blu per auto.