Le Lettere

Maestre e aguzzine

Sono sgomenta per quelle maestre d’asilo di Milano che vessavano bambini di età tra i 6 mesi e i 3 anni. Ma com’è possibile che delle donne facciano cose del genere?
Livia Perri
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Gentile lettrice, è possibile perché le donne sono uguali agli uomini: non sono migliori, non sono angeli, guerrieri, creature superiori e via farneticando come si legge spesso sui social. Anzi le dirò, a mio rischio e pericolo, che spesso sono peggiori degli uomini, e sa perché? Perché si sentono finalmente libere e vogliono imitare il maschio in tutti i campi, violenza inclusa. A Vanzago, città metropolitana di Milano, i carabinieri hanno arrestato la titolare di un asilo nido e due collaboratrici per maltrattamenti a 35 bambini. I piccoli venivano spaventati con urla e insulti, puniti con dolose strizzate alle orecchie e chiusi in un ripostiglio al buio, pieni di terrore, se si facevano la pipì addosso. Mandati di arresto firmati da due giudici donna e indagini partite dalle confessioni di due donne ex lavoratrici dell’asilo. La titolare era sottoposta dal 2023 a misure cautelari insieme a cinque educatrici per violenze fisiche e verbali ai bambini, ma a quanto pare aveva continuato come nulla fosse. A chi troppo spesso invoca le colpe del patriarcato, vorrei ricordare alcune frasi di Germaine Greer, scrittrice australiana e una delle massime teoriche del femminismo mondiale: “Abbiamo troppi esempi di donne che uniscono crudeltà e atteggiamenti materni, il che le rende più pericolose degli uomini. Purtroppo, molte adottano il peggiore stile maschile. L’opposto del patriarcato non è il matriarcato, ma la fraternità”.

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