Migliaia bandiere spagnole al vento. Slogan come “viva la Spagna”. Sono loro, le decine di migliaia di unionisti che sfilano in piazza oggi a Madrid per chiedere “dialogo” e “unità” a fronte dell’intenzione delle autorità catalane di dichiarare l’indipendenza della regione nord-orientale della Spagna. Rispondendo all’appello dell’iniziativa dei cittadini “Parlem? Hablemos?” (“Parliamo?”, in catalano e in spagnolo) migliaia di persone vestite di bianco si sono radunate davanti al municipio della capitale per chiedere un “dialogo” tra i catalani e il resto della Spagna. Anche a Barcellona, dimostranti vestiti di bianco hanno manifestato davanti alla sede del comune. “La Spagna è molto meglio dei suoi leader”, hanno scritto nel loro manifesto diffuso su Change.org, che stamattina aveva raccolto circa 9.000 firme. Un’altra marcia, “patriottica”, ha radunato sempre nel centro di Madrid migliaia di persone intenzionate a “difendere l’unità della Spagna”. E per domani è in programma a Barcellona un’altra dimostrazione “per ritrovare la saggezza”, a cui parteciperà anche lo scrittore Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la letteratura dalla doppia cittadinanza peruviana e spagnola, che ha descritto l’indipendenza catalana come “malattia”.
A Madrid a convocare il corteo è stata la Fondazione per la difesa della nazione spagnola (Denaes), e tra quanti hanno partecipato c’è anche il vice segretario generale della comunicazione del Pp, Pablo Casado. Molti dimostranti, sia a Barcellona che a Madrid, portano magliette o camicie bianche. Cortei analoghi a quello della capitale, segnala la stampa spagnola, sono in corso in tanti comuni della Spagna.
Centinaia di persone stanno manifestando a Valencia, vicino al municipio, per chiedere pace e dialogo in Catalogna e spingere i politici di dialogare e arrivare a una soluzione della crisi. La concentrazione rientra fra quelle convocate in tutto il Paese dal movimento spontaneo ‘Parlem?’, attraverso le reti social. I partecipanti sono vestiti di bianco e non hanno esposto alcuna bandiera, come chiesto nella convocazione. Hanno mostrato invece cartelli con scritte come ‘Se quelli sopra strillano, quelli in basso parlano’, e ‘Parliamo’.